“Lo sconfinamento illegale da parte di manifestanti in una struttura militare e la deliberata e irresponsabile distruzione della proprieta’ degli Stati Uniti hanno messo a rischio sia i manifestanti stessi che i soccorritori. Condanniamo tali azioni”.
E’ quanto si legge in una nota dell’Ambasciata Usa, a Roma, che condanna il blitz degli attivisti no Muos a Nisceni.
“Gli Stati Uniti – prosegue la nota – sostengono convintamente il diritto ad una protesta pacifica. La sicurezza e’ sempre stata una preoccupazione prioritaria degli Stati Uniti nella realizzazione del sito terrestre per l’antenna Muos, nei pressi di Niscemi. Comprendiamo le preoccupazioni relative alla struttura Muos sollevate da alcuni cittadini che abitano nella zona, ed e’ il motivo per cui stiamo cooperando a pieno con il Governo italiano, che sta realizzando un nuovo studio sull’impatto per la salute e che sara’ completato entro il 31 maggio 2013. Uno studio che siamo fiduciosi confermera’ la sicurezza della struttura Muos”.
“La Difesa, nel rispetto del diritto ad una protesta pacifica e democratica, ribadisce che la tutela della salute dei cittadini che abitano nella zona di Niscemi e’ sempre stata e sempre sara’ prioritaria e condizione indispensabile per la realizzazione delle antenne terrestri del sistema Muos”.
E’ quanto si legge in una nota del ministero della Difesa, alla luce del blitz di oggi degli attivisti che hanno fatto irruzione nella base della Marina americana di contrada Ulmo, a Niscemi. “In tal senso – prosegue la nota -, in attesa dei risultati dello studio dell’Istituto Superiore di Sanita’ che sara’ completato entro il 31 Maggio, la Difesa e’ impegnata a dare puntuale attuazione alle intese raggiunte che prevedono la sospensione della costruzione delle torri e dell’istallazione delle parabole del sistema Muos. Si ribadisce, tuttavia, che gli impianti della Naval Radio Transmitter Facility (NRTF) di Niscemi, da tempo autorizzati e operanti, situati nell’area adiacente a quella del MUOS sono indispensabili per le operazioni della Nato nel Mediterraneo e quindi per la sicurezza nazionale. Il loro funzionamento deve essere assicurato in ottemperanza a quanto convenuto presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri”.