
É vero: è tempo di Sanremo.Lo so.L'italiano medio (quello che si veste bene quando va a fare la passeggiata in centro) parla di sanremo, vede sanremo e ascolta solo di sanremo.Eppure nel mondo succede altro.Credo...

Il prossimo Vietnam sarà la Corea Del Nord di Kim Jong Un che sperimenta missili balistici? Vedremo... In fondo è l'unico Paese non allineato aill'andamento dei mercati finanziari, no?E mentre l'italiano medio (quello che si veste bene quando va a fare la passeggiata in centro) ciarla divertito dei 50 anni di carriera di Patti Pravo (sempre più uguale a Donatella Versace...) e del rosa buonista dei geniali Elio e Le Storie Tese, nel giorno della memoria minore del paese (quella relativa alle foibe) si parla in tutta europa di come e dove innalzare i muri per arginare l'enorme flusso di immigrati che punta ad arrivare nel continente dello stivale (per definizione tutt'altro che accogliente, no?).D'altra parte, se abbiamo detto tutti in coro 'sìììì!' a quello israeliano, perché mai dovremmo schifare quello nostrano lungo tutti i confini dei paesi più bersagliati? Che pianto...Che poi, in finale... Ma a noi... ma che ce ne frega dell'immigrazione? Noi siamo liberi di guardare Sanremo fino a sabato per poi rituffarci sereni e appagati sul Campionato di calcio: domenica c'è Juve - Napoli, eh? Mica pizza e fichi.Non ho mai visto niente di più anchilosato, rabberciato, futile, vanitoso, lercio e interessato. - Ennio Flaiano parlando del Festival di Sanremo
