Magazine Diario personale

Musa's Box del ritorno

Da Lanterna
Le vacanze sono belle per definizione, e queste in particolare sono state colme di momenti bellissimi. Ora che si torna alla routine quotidiana, aggrapparsi ai momenti belli è ancora più importante, perché sono più rari e preziosi.
Per me le cose belle di questa prima settimana sono state:
- giocare con Luca a trovare le cose belle dell'essere di nuovo a casa: le gatte, l'ADSL, gli amici, i bonsai...
- imparare a fare a uncinetto la maglia bassa e bassissima, in linea e a cerchio
- essere chiamata dalla mia vicina egiziana per risolvere un problema informatico (che poi non sono riuscita a risolvere, ma mi fa piacere che si rivolga a me quando ha bisogno)
- leggere ai miei bambini La famiglia Fantora, prestatami da Euforilla
- provare a insegnare la catenella ai miei bambini (con scarsi risultati, ma non dispero: io ho imparato a 36 anni!)
- il Momentact e il Sirlalud (metodi moderni per parare gli attacchi stregoneschi)
- Love Actually, ma come ho fatto a ignorarlo per 10 anni?????
- lavorare alacremente alla sciarpa di Ettore e farsi un'idea interessante per la lana marrone
- cucinare le lenticchie e ottenerle esattamente come le volevo
- il primo kebab dell'anno
- scrivere e scrivere, con le idee che si affollano nella mia testa
- i miei tè profumati
- la focaccia dolce di Sarzana a colazione
- i cioccolatini polacchi, una scoperta!
- 300: questa è Sparta!
- dare attenzioni speciali alla Pinta, che si sente un po' scalzata dai nuovi arrivati
- cucinare le verdure della biocesta
- fare un giro in centro a Pavia
- la tartare di cavallo
- mio figlio Ettore che affronta una piccola prova di coraggio con un vecchio pelouche appartenuto a suo padre
- una serata piacevolissima con amiche milanesi e una romana infiltrata
- la domenica per noi
- il salmone affumicato coi finocchi cotti
- fare ordinazioni a Luca per i lavori al tornio (bicchieri, un portagomitolo...)
- vedere i miei bambini entusiasti per il lavoro di un'amica
- raccogliere informazioni per il gioco da tavolo di Sholeh Zard, che comincia a prendere forma

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