Un viso affascinante e cinematografico come il suo fatico a trovarlo, oggi come oggi.
Se poi la guardate mentre rivela la sua natura di donna-pantera, Nastassja Kinski può davvero stregarvi. Ma state bene attenti perché se lei si innamorerà di voi attiverà una millenaria maledizione che grava sulla sua razza, inducendola a mangiarvi.
Il bacio della pantera (1982), rifacimento di un mediocre film degli anni '40, non ha una trama che vale la pena di essere ricordata. Però è un concentrato puro di erotismo.
La Kinski interpreta uno dei suoi ruoli più riusciti di sempre, dando vita a una predatrice involontaria e ingenua che ha turbato i miei sogni da adolescente.
Attrice bellissima, pur non nei canoni intesi da un certo tipo di cinema plasticoso, Nastassja ha lo charme magnetico del luciferino padre, Klaus Kinski. Il suo pregio più grande è la capacità di coniugare un erotismo carnale, non da rivista patinata, e l'eleganza che la contraddistingue in ogni singolo battito di ciglia.
Peccato che sia finita a recitare in filmetti semisconosciuti. O forse è meglio così: la bellezza non sfiorisce, si nasconde.
Mi piace ricordarla come se il tempo fosse cristallizzato ne Il bacio della pantera.
(Foto dal set e dalla post-produzione de Il bacio della pantera - 1982)
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Da tempo volevo farlo. Mettere un po' di pepe nel blog. Senza però tradirne i contenuti di base (già fin troppo variegati).
Quale modo migliore se non citare alcune delle donne che più hanno colpito la mia immaginazione da cinefilo e/o lettore?
La lista sarebbe lunghissima, perciò meglio proporvele una alla volta, senza troppa pianificazione. Così, quando sento la necessità di regalare un po' di oscura bellezza a questo blog pieno di mostri ciondolanti. (Idea parzialmente copiata dall'amico Germano).