Melbourne, 15 marzo 2013 – Alla McLaren sapevano di non essere ai livelli della Red Bull, ma addirittura due secondi piu’ lenti e’ stata dura da mandare giu’.
Purtroppo per il team di Woking le libere del venerdi prima della gara di Melbourne hanno mostrato tutti i limiti della nuova monoposto McLaren con tempi che nella prima fase della mattina erano di circa 1.2 secondi di distacco dalla Red Bull di Vettel per poi allungarsi ulteriormente fino a 2.3 secondi di distacco nel pomeriggio.
A dirla tutta, e a meno di miracoli o di una corsa sotto la pioggia, appare molto improbabile che Button possa ripetere la vittoria dell’anno scorso o che Perez possa finalmente vincere la prima gara della sua carriera.
La cosa che a tutti e’ sembrata essere la piu’ preoccupante e’ stata la mancanza di miglioramento tra le libere della mattina e quelle del pomeriggio, segno di grossi problemi.
E non si nasconde dietro la verita’ neanche Martin Whitmarsh, team principal McLaren, che confessa che quella di oggi e’ stata una delle giornate piu’ difficili della sua carriera: “E’ stata una delle giornate piu’ difficili della mia carriera. Abbiamo raccolto molti dati sia nella mattina che nel pomeriggio, quindi il team si mettera’ a lavoro per cercare di trovare il bandolo della matassa, ma inutile nascondersi che la situazione era e rimane difficile. ”
Gli fa eco Jenson Button, anche se e’ confidente in una ripresa McLaren: “Chiaramente siamo molto lenti e c’e’ mancanza di carico aereodinamico. L’unica cosa che posso dire e’ che c’e’ molto lavoro da fare e che comunque la McLaren e’ sempre stata in grado di uscire da situazioni difficili come questa. Per la gara, considerando come stanno le cose, speriamo nella pioggia o di arrivare a prendere qualche punto”.
Perplesso anche Sergio Perez, che sperava di arrivare con la McLaren ha ripetere e migliorare la prima parte della stagione, come aveva fatto lo scorso anno. Considerato come stanno le cose, il passaggio dalla Sauber alla McLaren sembra essere stato un passo indietro: “Sapevamo di essere indietro, ma non cosi indietro. La monoposto non ha carico aereodinamico ne’ sull’asse davanti ne’ su quello di dietro ed e’ questa la cosa piu’ preoccupante ed e’ completamente imprevedibile in ogni curva. Abbiamo tempo per rifarci e se guardiamo a cosa ha fatto la Ferrari lo scorso anno, possiamo sicuramente riprenderci. La stagione e’ ancora lunga”.
Continua quindi il momento no del team di Woking. Dopo la partenza di Hamilton, quella di Paddy Lowe, la sponsorizzazione della Vodafone, l’unica cosa che non ci voleva era una monoposto non ai massimi livelli. E’ un peccato perche’ la McLaren, con Ferrari, Red Bull, Lotus e forse la Mercedes avrebbe rappresentato una bella lotta per il titolo.