"Sognare è gratis e questa storia è il sogno di tutte le donne"
Ho trascorso i primi giorni di Gennaio a Roma, vivendo una bellissima mini vacanza. L'atmosfera eterna della Capitale, il clima idilliaco, lunghe passeggiate in strade ricche di storia e raffinatezza, il sogno di bambina che diventa realtà grazie ad una lunga ma fruttuosa fila al vitreo e lussuoso bancone di Tiffany. L'emozione più grande, però, l'ho provata venerdì 4 sera seduta su una delle poltroncine di velluto rosso della prima galleria del Sistina divertendomi, commuovendomi e sognando insieme a Vittoria Belvedere, Luca Ward e il resto del cast del musical "My Fair Lady" ( in tournée fino al 17 marzo ).
Dovete sapere che Audrey Hepburn è da sempre un'icona di eleganza, semplicità e raffinatezza per me, ma anche una specie di amica, capace di rallegrare con un suo film anche la serata più malinconica e sconsolata.
L'emozione di vedere messo in scena una delle pellicole della mia infanzia al Sistina è stata poi piacevolmente gravata dalla bravura del cast, in particolare di Vittoria Belvedere, nuova nel mondo del musical, e di Luca Ward, uno degli artisti più talentuosi dello spettacolo italiano nonché uomo molto affascinante - dal vivo ancora di più!
Forse l'unica critica che posso fare alla regia è stato il balletto iniziale che occupa i primi cinque-dieci minuti di spettacolo con ritmo frenetico ma noioso e solo musicale, senza il coinvolgimento di dialoghi o canti.
Non sono un'abituée del teatro, purtroppo per me anche se non per mia stretta volontà, tuttavia a mio parere è una produzione davvero ben fatta, che merita qualche ora del nostro tempo.
Credo sia superfluo considerare con voi la trama del musical piuttosto che la natura dei vari personaggi, perché se non si ha grandi capacità di critica, è sempre difficile essere interessanti ed originali quando si considera il celebre.
Tuttavia, mossa dall'entusiasmo da me provato, desidero consigliarvi questo spettacolo. Sebbene fosse la penultima data di replica al Sistina, venerdì il teatro era pieno e, dai commenti di corridoio che ho involontariamente udito nella calca per arrivare all'uscita e all'agognato taxi, ho trovato molti spettatori concordi con me.
Note di regia di Massimo Romeo Piparo
" [...] Il musical My Fair Lady deve la propria "immortalità" a se stesso.
A ciò che racconta, a come lo traduce in emozioni, ai sorrisi che fa scaturire, alla universalità del suo linguaggio musicale. [...]Cosa c'è di più sublime che colmare il dislivello che separa classe da classe, anima da anima: così recita il Prof. Higgins, il "pigmalione" che affida al modo di parlare il passepartout per il riscatto sociale di una rozza fioraia. Già, il modo di parlare...anche questo è un tema che di giorno in giorno si fa sempre più attuale. La perdita delle proprie radici culturali, l'omologazione e la globalizzazione della società contemporanea hanno fatto svanire il rapporto tra l'essere umano e la propria cultura.
Ecco allora che ""My Fair Lady" si impone come il sogno che non vuole svanire, come la favola "possibile", rappresenta il lieto perdersi in una tempesta di sentimenti.
La "fair lady" Eliza Doolittle è un po' Cenerentola, un po' Pretty Woman, Mary Poppins, un po' Bella e un po' Bestia, insomma è l'archetipo del riscatto, della rivincita, dell'affermazione, della trasformazione e così incarna il desiderio e il sogno di tutto l'universo femminile che simpaticamente partecipa sin dal primo momento alla sua avventura.
Ma alla fine, e qui si impone in tutta la sua statura George Bernard Shaw ispiratore col suo "Pigmalione" della versione musicale, anche la chiave maschile della vicenda cede alla forza delle emozioni e dei sentimenti: soli non si è completi e anche un apparente "misogino e scapolo convinto" come il Prof. Higgins o il collega di "sventura" Colonnello Pickering, o il cinico e spietato padre di Eliza, Alfred Doolittle, si trovano costretti a svestire la maschera della durezza e coprirsi con un velo di dolcezza.
In un momento in cui sembra che il corto circuito dei rapporti umani abbia interrotto il passaggio di energia tra le persone, My Fair Lady si impone come un "generatore di corrente elettrica" che concede una bella "scossa" alla nostra anima.
E adesso...lasciatevi travolgere anche voi dalla tempesta dei sentimenti "
Vi lascio le prossime date della tournée italiana.
Bari al Teatroteam dal 12 al 13 gennaio 2013
Brindisi al Teatro Verdidal 14 al 15 gennaio 2013
Napoli alTeatro Augusteo dal 18 al 27 gennaio 2013
San Benedetto del Tronto al Palariviera dal 02 al 03 febbraio 2013
Torino alTeatro Alfieridal 05 al 10 febbraio 2013
Mantova al Teatro Sociale il 11 febbraio 2013
Senigallia al Teatro La Fenice il 13 febbraio 2013
Genova al Politeama Genovese dal 15 al 17 febbraio 2013
Firenze al Teatro Verdidal 21 al 24 febbraio 2013
Palermo al Teatro Al Massimo dal 28 febbraio al 10 marzo 2013
Catania al Teatro Metropolitan dal 15 al 17 marzo 2013
Spero di sapere presto le vostre opinioni!
A presto