Woooooo che vento. Freddo. Finalmente, ci voleva. Anche l’autunno al suo perché e finalmente è arrivato, in grande stile, ovvio. Temperature basse, nebbia (si, sono uno stimatore della nebbia a Milano!), foglie gialle, che finalmente cadono dagli alberi, e cachi a volontà al banco frutta insieme alle castagne. Una sferzata di vento autunnale. Ma il vento autunnale non è l’unico a soffiare. Proprio l’altro giorno, il 17 Novembre alle ore 9:00 alcuni negozi H&M hanno esposto la collezione limitata disegnata da Versace per la catena di negozi svedesi. Karl Lagerfeld è stato il primo a inaugurare la tradizione del “guest desiger” di H&M, seguito da Stella McCartney, Victor and Rolf, Roberto Cavalli, Mettew Williamson. Idea geniale. Lo stile, il design. Anche low cost.
Ogni collezione è poi accompagnata da spot pubblicitari (in Italia principalmente disponibili in internet e purtroppo poco in tv) che fanno sognare di avere un pezzo di quella collezione in mano.
Per questo motivo i negozi H&M sono di solito presi d’assalto. Ho detto di solito. Di solito, perché quando la collezione in questione è una sferzata di “profumo anni ‘80”… beh, anche no. Sia inteso, adoro gli anni ’80 e i pois. Mi ricordano quando ero giovane e bambino. E poi gli anni ’80 piacciono a tutti. Niente austerity, solo crescita, solo opportunità, nuovi stili, nuove sperimentazioni. Non si può non adorarli. Ma quando la collezione che ci propone Versace è, come dire, non indossabile, allora cambia tutto.
Di solito per questi eventi, la collezione è presa d’assalto ed esaurisce nel giro di poche ore già il primo giorno. Io sono andato a vederla il 18 novembre, ben 24 ore dopo l’apertura. Tutto sugli scaffali, tutto fermo, qualche turista russo che guardava la collezione e non comprava (e questo la dice lunga). Il silenzio. Eccezion fatta per qualche mini abito da donna carino (anche se ormai visti e rivisti), il resto mi ha un po’ sconvolto. Mi piace lo stile inusuale, stravagante, innovativo. Ma portabile, però! Perché voi indossereste un completo (compreso le scarpe) tutto fucsia? O la maglietta a fantasia geometrica bianca e nera in coordinato con giacca e pantaloni?
H&M è low cost. Chi compra, di solito, queste cose le indossa davvero e preferirebbe portarle per più di una volta visto che non costano due lire. A Donatè, vabeh che secondo me non l’hai disegnata tu sta collezione, ma ti prego, non farmi uscire dal negozio con in testa “You spin me round” dei Dead or Alive! Troppo profumo di anni ’80!Tuttavia, diamo a Donatella ciò che è di Donatella. Bello, anzi bellissimo, il video di presentazione della collezione. Solo quello ti fa venire voglia di indossare anche l’abito fucsia. Magari una volta soltanto. Magari a casa. Magari da solo. Al massimo in compagnia di Enzo Miccio.A fine video appare lei, biondissima, che si gira e dice: my house, my rules, my pleasure. Sognamo tutti di dirlo almeno una volta!Ti vogliamo bene Donatella!
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