I
Piangendo il ricordo del mio paese,
sui fiumi di Babilonia sedevo;
ai salici di quel paese, appese
le cetre, con i miei compagni, avevo;
canzoni di gioia, color che lese
le libertà c’avevano in quell’evo
di prigionia, volevano sentire!
Ma un cuore oppresso, potrà mai mentire?!?
II
Se Ti scordo mi si blocchi la mano
Gerusalemme! La lingua al palato
Mi si attacchi, se essa cadrà invano!
Il ricordo d’esso ed il Tuo afflato
Al di sopra d’ogni mia gioia siano!
RicordaTi di chi aveva urlato,
del nostro popolo facendo scorno:
rendigli ciò che han fatto in ritorno!
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