Dal libro primo: Cosa vuoi che dica la polvere
uomini-foreste
l’animale fuggiasco e lumini-astri
fabbrica-stella appesa al gesto
il buio nel largo del mondo e sghemba ai paesi
si dilunga terra da terra ci distrae soltanto la lisca di brina
l’indizio-corolla o il cielo quando si divarica
e nuvola s’apre d’acqua e riempie fessure
ogni voce racchiusa dietro speranza
e uomini-foreste s’impigliano ai nomi.
altro nord
quassù è nord di grani e raccolto
e stirpe di magagne in misura di pazienza
e grave la voce del mondo riprende il sereno
il vicino dire dello sguardo
e l’arsura quando per basse maree
un male puro ti corica e vedi
l’esilio ai tuoi portoni.
sull’adda una domenica d’inverno
la città degli uccelli impazziti
ci arriva il fiume – io imparo mai niente
parlo un buffo cosmo rotondo – c’è in canali
e fondamenta l’oh di voce e il gesto
viene a parentesi niente eterno i passeri
crescono fame picchiano nel gelo di correnti
e la riva è proposito di terra
slarga in buio rettangolo di ponte
e dentro i campi va a falce l’occhio
più un’altra vita ci pensi che questa.
Dal libro secondo: Il peso di pianura
in terra propizia
le parole del bene
grandissima colpa
sbordano volti e muschio:
in terra propizia
ciliegio t’entra nel petto
fiorisce casa.
casa di boschi
castano chiaro i capelli
nuca dove raggiunto cielo
si sfila via:
la vita in vita
non batte pagina
stringe niente, abita ampia i luoghi,
altrove è l’alba, è il tramonto
la guardi da est a ovest
con cranio aperto
sembra casa di boschi.
*
Il peso di pianura, il nuovo libro di Nadia Agustoni, è uscito per il progetto Essentia a cura di Piero Marelli, Lietocolle, 2011. Segnaliamo una piccola silloge e l’intervista alla poeta realizzata da Marco Bellini pubblicate sul sito della casa editrice:
http://www.lietocolle.info/it/agustoni_nadia_il_peso_di_pianura.html
http://www.lietocolle.info/it/marco_bellini_intervista_nadia_agustoni.html