Almeno 22 persone sono state uccise nell’assalto di un gruppo di uomini armati a un ospedale gestito da Medici senza frontiere a Nanga Boguila
Nanga Boguila è una località della regione di Ouham, situata circa 450 chilometri a nord di Bangui.
Via Twitter oggi l’organizzazione umanitaria ha confermato che tra le vittime ci sono tre suoi operatori di nazionalità centrafricana.
Ed è terribile se si pensa a quanto siano preziose queste vite in situazioni particolarmente difficili come quella della Repubblica Centrafricana, che fa adoperare, in quel contesto, ai commentatori di guerra, addirittura la parola “genocidio” per le ripetute efferate stragi di cristiani contro musulmani e viceversa.
Inoltre, secondo fonti attendibili, hanno perso purtroppo la vita anche funzionari e rappresentanti delle autorità locali, che erano presenti nell’ospedale al momento dell’assalto.
L’episodio è avvenuto sabato ed è stato attribuito a presunti ribelli della Seleka attivi nel nord del paese.
Nella Repubblica Centrafricana gli operatori di Medici senza frontiere, impegnati a portare soccorso alle popolazioni locali, sono più di duemila. Ed è un agire estremamente generoso.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)