Magazine Poesie
Oggi sono di cattivo umore. Quel che si dice una giornata di merda, il privato della noia di chi non ama il mare d'estate, della città inutilmente rumorosa, degli occhi calanti, dell'uggia nelle articolazioni, della mente labile e del corpo troppo concreto e pesante; e il politico della lettura dei giornali, delle ri-discese in campo, delle corruzioni, dei "non mi dimetto", dei neopopulisti di sinistra con le polaroid in mano, del nuovo che avanza ma non sa dove mettere le mani, dei tecnici e dei tecnici dei tecnici che sanno benissimo dove metterle, dei cicciobelli che se la passano bene tanto loro mal che vada li rieleggono da qualche parte, degli esodati, poveracci, che ogni giorno che passa somigliano sempre più alla successione di Fibonacci, in cui ogni numero è la somma dei due che lo precedono. Insomma, non si cava un ragno dal buco, oggi (figuriamoci domani). E a me girano, mi sento un po' come la signorina Richmond... Che fare? Provo a rileggere Balestrini...
Da Le avventure complete della Signorina Richmond
Terzo libro
II - ARC-EN-CAGE OVVERO LA SIGNORINA RICHMOND CHE DIPINGE L'ARCOBALENO NELLA GABBIA
Vi apprestiamo ora dinanzi agli occhi per cosa nuova unica e rara or dentro ad una gabbia l'Italia uno dei paesi
più liberi del mondo una sinagoga di babbioni fiere selvagge e quasi una gabbia di cucchi
mansueto gregge d'allocchi e di grilli mostriamo in prospettiva l'Italia uno dei palcoscenici
più lirici del mondo sì che per sempre il miglior geme in quella gabbia musa divina
se volgi benigni i grandi occhi che quella banderola tien coperta un mostro vivo v'è l'Italia uno dei pagliacci
più licantropi del mondo a me nova in core di gioie un iri brilla in questo medesimo giorno
io bella gabbia ho di mia man tessuto come un forte castel l'Italia uno dei parallelepipedi
più littori del mondo quadro a vedere apparve un cerchio fatto a modo che iri
in quale tutta la terra circuì alta la gabbia di lisce canne l'Italia uno dei palazzi
più lividi del mondo e sorgono ciascuno in ogni canto de l'alto lume
parvemi tre giri quattro torri altere di tre colori l'Italia uno dei pappagalli
più linguisti del mondo rimane e canta ed il suo canto è quale di tutto un bosco
di tutto un mattino onde il seren del cielo mirando il vigilante servo l'Italia uno dei parossismi
più linfatici del mondo sorger veggia e cader un'iride d'opale vario così come
le stelle ardenti iridavano come le scaglie avanti e dopo la pioggia l'Italia uno dei palombari
più liquidi del mondo l'iride perché le primizie e reliquie de' vapori acquosi la procreazione dell'iride
ricerca una materia umida e che già si vada risolvendo in acqua l'Italia uno dei palmipedi
più licenziosi del mondo atti a imbrattar la luce tanti bei giochi d'acqua dipingono in iridi
gorgogliandosi rompendosi nel recuperare la perduta libertà l'odio e il disdegno l'Italia uno dei paradisi
più limacciosi del mondo il furore e la rabbia tutt'a un tratto uscirno fuori di gabbia
Quarto libro - Il popolo del labirinto
XV - C'E' CHI LODA IL LETAMAIO
Qual è il segno culturale del nostro tempo il bello di cattivo gusto cioè la merda le belle pubblicità di merda i bei abiti
di merda il bell'erotismo di merda le belle barche di merda i bei romanzi di merda il bel giornalismo di i bei talk show di merda insomma
tutti i belli super professionali di merda prodotti dalla cultura spettacolo di merda con quella incancellabile e richiesta vena di cattivo gusto cioè di merda
diciamo la cultura dei professionisti di massa di merda che lavorano per le masse di merda è difficile diciamo noi disobbedire al proprio tempo
ci sono tempi che danno licenza di buon gusto e tempi di merda che la tolgono e chi contravviene alla merda se va bene sarà apprezzato dai posteri
oggi i buoni professionisti della merda selezionati dai grandi media di merda sanno mettere insieme colori immagini di merda luci effetti di merda tridimensionali
belli bellissimi sanno organizzare i bei dibattiti sado-maso di merda le belle inchieste tutte ritmo e suspense ma mettendoci quel tanto di cattivo gusto
cioè di merda che hanno coltivato invece che soffocare per piacere allo spettatore massa di merda e senza un po' di cattivo gusto cioè di merda oggi si campa male
a noi tocca vivere nella cultura spettacolo di merda del bello di cattivo gusto cioè di merda ben retribuiti e puniti ogni giorno dalla fama di merda
è difficile disobbedire al proprio tempo di merda non curarsi del suo segno culturale di merda oggi uno che non ha successo perché guarda in alto e comunque non nel letamaio
non viene guardato dalla merda come un'intelligenza esigente come il portatore di una grande ambizione ma come un corpo estraneo alla merda
vivere in sintonia con la cultura di massa di merda è vivere nel migliore dei mondi di merda oggi possibile è quasi impossibile sottrarsi
alla cultura del proprio tempo di merda i compensi agli intelligenti perché producano merda per i rozzi e volgari sono ottimi e tutti più o meno ci siamo adeguati alla merda
Per chi volesse rileggersela, tutta l'epopea della Signorina Richmond è reperibile QUI
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