Già all’epoca, un tizio con una vita più insignificante della mia (e ce ne vuole) e di cui non rivelerò il nome, né altre caratteristiche, perché già gli ho fatto un favore a ricordarlo per un nanosecondo,
non trovò altro aggettivo per definirmi se non pungente.
Un altro individuo, di cui non menzionerò il “grado”,
nel periodo in cui ormai non ci sopportavamo più mi definì caustica.
Questa mattina, una gentile utente di un sito che frequento mi ha fatto un complimento dicendomi, fra le altre cose, che in certi momenti sono caustica come il personaggio che compare in questa foto talmente piccola che non si riesce a identificarlo (no, ci si riesce, ci si riesce).
I capelli bianchi si moltiplicano sulla mia testa. Spero sempre che siano peli del Gattobianco, ma invece spesso è roba mia.
Ma non sapevo che i capelli diventassero bianchi partendo dalle punte: pensavo fosse il contrario!
Non mi attira per niente l’idea di tingerli,
perché mi piace il mio colore naturale (strano!) e le tinte risultano sempre piatte e stoppacciose.
Mi rassegnerò all’effetto-tasso.