Mancano soltanto due anni al ventennale della scomparsa di Massimo Troisi e già siamo in grado di poter stabilire che dell’antica e nobilissima arte comica e drammatica partenopea resta poco o niente. Troisi è stato l’ultimo esponente di una tradizione secolare, si può ben dire che a lui il testimone sia stato consegnato direttamente dalle mani del grande Eduardo, sebbene per poco tempo. Dopo Massimo Troisi abbiamo avuto tanti, tantissimi attori, o presunti tali, che hanno frequentato i cabaret, il teatro, la tv, il cinema, ma nessuno con il talento e le potenzialità dell’artista di San Giorgio a Cremano. È un dato di fatto, il posto di Pulcinella resta vacante, e per Pulcinella intendo anche l’evoluzione e il superamento della maschera napoletana. A livello linguistico, mimico, drammaturgico ci eravamo accorti tutti che Troisi avrebbe garantito questa rigenerazione, dando nuova linfa agli antichi copioni, purtroppo non potevamo sapere che sarebbe stata un’esperienza di così breve durata e, soprattutto, un’eredità difficile da raccogliere. Oggi sembra che Alessandro Siani rappresenti il non plus ultra dell’ultima generazione di comici napoletani, o perlomeno stanno facendo in modo di presentarcelo così… Al di là dei testi piuttosto banali, delle battute, dei tormentoni, dei personaggi (quel Tatore che trent’anni fa non avrebbe fatto ridere nessuno), Siani manca di spessore drammaturgico, sbraita, si muove come un Pazzariello in libera uscita, farfuglia, crede di poter attrarre con la barbetta e gli occhi cerulei… Massimo Troisi non aveva bisogno di personaggi, di tormentoni, era lui stesso lo spettacolo, il film, il dramma, e con la propria sottigliezza intellettuale sapeva traghettare Napoli fuori dai luoghi comuni, dalle macchiette. Siani invece è un regresso, un livellamento verso il basso, sia dal punto di vista lessicale che attoriale, quasi a rappresentare l’epoca che stiamo vivendo, priva di originalità, chiassosa, smunta, buffa più che comica. Troisi oggi è riconosciuto internazionalmente, a lui vengono dedicati convegni e rassegne cinematografiche… non credo che Siani saprà fare altrettanto (ha 37 anni, l’età in cui Troisi aveva già diretto, scritto e interpretato la maggior parte dei suoi film), almeno che… San Gennaro non faccia il miracolo!
© Marco Vignolo Gargini
COMMENTI (1)
Inviato il 03 febbraio a 19:31
Quanto mi trovi d'accordo...a questo proposito ti mando un link di un post del mio blog, con relativo montaggio video realizzato per far capire qualcosina ai giovani di oggi... Grazie e buon lavoro. http://amicidimassimotroisi.blogspot.com/2011/01/massimo-troisi-e-alessandro-siani-la.html