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Napoli: Gomorra continua

Creato il 30 gennaio 2012 da Nottecriminale9 @NotteCriminale


Napoli, Gomorra continua. Aziende sequestrate per 8 mln di euro. 14 arresti
Sequestrate aziende per un valore di 8 milioni di euro. Nel corso dell'operazione dei militari del Gruppo di Castello di Cisterna notificato il divieto di dimora ad altri 11 soggetti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere, realizzazione di discariche non autorizzate e gestione illecita di rifiuti speciali nonchè di frode in pubbliche forniture, truffa, intestazione fittizia di beni e altro, reati aggravati dall'aver favorito un clan camorristico. 
I carabinieri della Compagnia di Nola nel corso d'indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia partenopea hanno scoperto l'esistenza di una organizzazione criminale che era dedita al traffico illecito di rifiuti speciali e i cui proventi venivano in parte destinati a un clan operante nelle aree del Nolano e del Vesuviano. 
Durante l'operazione, personale del Centro Operativo Dia di Napoli procederà al sequestro di aziende del valore complessivo stimato 8 milioni di euro.
Nel frattempo, il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione per la modifica della direttiva sulla gestione dei Raee (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche). Il documento prevede un accordo sugli emendamenti approvati in seconda lettura in commissione Ambiente e sanità pubblica dell'Europarlamento, e sarà trasmesso al Consiglio per l'approvazione definitiva. Le nuove norme saranno poi pubblicate sulla Gazzetta ufficiale, e gli Stati membri avranno 18 mesi per recepirle nella legislazione nazionale. 
Le modifiche prevedono il ritiro obbligatorio da parte dei grandi rivenditori dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche conferiti da consumatori anche senza acquisto di nuovo ed analogo prodotto. Il nuovo provvedimento, destinato a sostituire l'attuale direttiva 2002/96/Ce in materia di Raee, prevede l'obbligo di ritiro obbligatorio delle apparecchiature a fine vita senza vincolo del «one on one» a carico delle strutture con aree di vendita di nuove «Aee» superiori ai 400 metri quadri e l' innalzamento all'85% entro il 2019 della quantità dei tecnorifiuti che gli Stati membri devono raccogliere in via differenziata. 
L'Europarlamento ha stabilito obiettivi molto rigorosi: entro il 2016 si dovranno raccogliere 45 tonnellate per ogni 100 di prodotti messi sul mercato nei tre anni precedenti. Entro il 2019 la cifra salirà al 65%, o in alternativa si potrà raccogliere l'85% di materiale elettronico prodotto. I tassi di riciclaggio saliranno all'80% e i prodotti dovranno essere progettati per essere recuperati più facilmente. L'intento è quello di attribuire agli Stati membri dell'Ue anche gli strumenti per combattere l'esportazione illegale di rifiuti in modo più efficace imponendo a chi effettua operazioni di esportazione di fornire documenti precisi sulla natura delle loro spedizioni. 


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