Napoli: La strada-discarica è a soli due chilometri dallo Stadio San Paolo.

di Antonio Casolarofoto di  Giuseppe Parente


De Magistris accoglierà così i duemila tifosi londinesi che sbarcheranno a Napoli.
Siamo a Napoli nel quartiere di Fuorigrotta a 2 chilometri dallo stadio San Paolo e a poche centinaia di metri dal nuovo parco urbano di via Pasquale Leonardi Cattolica che rientra nei progetti di riqualifica dell’area flegrea anche in vista del famoso Forum delle Culture. 
In verità di riqualifica urbana e di verde c’è davvero poco da raccontare in quest’area visto che da tempo è diventata una vera e propria discarica a cielo aperto, lo si capisce subito appena svoltiamo da viale Cavalleggeri di Aosta per immetterci su via Della Caserma di Cavalleria, una strada che segue il perimetro della vecchia caserma, tra abitazioni e aree industriali dismesse. 
La carreggiata in entrambi i lati è invasa da cumuli di rifiuti speciali di ogni tipo, uno spettacolo allucinante anche per chi come me tragicamente si sta abituando a questo squallore, un paesaggio desolante che mette i brividi e fa male al cuore.
  C’è un area adibita a discarica di pezzi di automobili e pneumatici e poco più avanti mobili, elettrodomestici e scarti tessili tra cui addirittura calzature e stani sacchi colorati, tutto ammucchiato e pronto ad essere dato alle fiamme. 
Tutto questo lungo il perimetro di un area militare e a poche decine di metri da un circolo didattico e da una caserma dei carabinieri. 
Possibile che nessuno abbia notato questo scempio che non è frutto dello scarico di una notte? Incredibile come da queste parti la gente si abitui all’orrore di ciò che è inconcepibile e inammissibile, lo si capisce dal fatto che lungo la strada abbiamo incontrato alcune coppiette appartate e un mezzo di una autoscuola che eseguiva manovre di parcheggio tra scheletri di lavatrici e frigoriferi; tutto nella normalità più assoluta, come se quelle fossero aiuole fiorite e non cumuli di rifiuti. 
Domani c’è Napoli - Chelsea, la città attende con ansia l’importante evento calcistico, quasi stordita dal clamore mediatico che lo accompagna e che distoglie dai veri problemi di un territorio lacerato e allo sbando, rappresentato da un sindaco tifoso e paroliere. 
Che città ospiterà il forum delle culture e la famosa Coppa America di vela? 
 Cosa mostreremo ai nostri ospiti internazionali? 
Una città in cui lo stato è assente e le istituzioni locali conniventi con la malavita che gestisce il ciclo dei rifiuti? 
Speriamo soltanto che nessun inglese passi di qui domani.

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