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Napoli - Spacciatore ucciso sotto casa: regolamento di conti a Scampia?

Creato il 22 dicembre 2011 da Nottecriminale9 @NotteCriminale
Giuseppe Parente
Napoli - Spacciatore ucciso sotto casa: regolamento di conti a Scampia?Fabio Cafasso, 36 anni, professione spacciatore, è stato ucciso con due colpi di pistola, il cui calibro ancora deve essere definito, alla nuca. La vittima dell’ennesimo regolamento di conti a Scampia è stata uccisa all’ingresso della sua abitazione, in via Gisleri, in una zona conosciuta come “Cianfa di cavallo”. 
Il Cafasso, alla fine della partita di calcio tra il Napoli ed il Genoa era andato sotto casa trovandosi di fronte i killer, forse due, ad attenderlo. Secondo gli inquirenti erano persone conosciute da Cafasso e, alcune ipotesi, fanno pensare che sia stato eliminato dal gruppo, forse, per un sgarro. 
Fabio Cafasso, considerato vicino agli scissionisti, non ha avuto alcun modo di difendersi. Infatti ha camminato per poche decine di metri sotto casa prima di essere ucciso. 
Un uomo ha poi citofonato alla moglie, che vive a poca distanza dal luogo dell'agguato, e le ha detto che il marito si trovava in auto e non si sentiva bene. La donna è scesa di corsa e l'ha trovato senza vita. 
Secondo gli inquirenti lo spacciatore trentaseienne, sebbene legato al cartello criminale degli scissionisti controllori di diverse piazze dello spaccio di droga nel quartiere di Scampia, non era da considerare un personaggio di spicco della criminalità organizzata. Spacciava sostanze stupefacenti ma non era un pericoloso capo zona per cui non si spiega il perché sia stato eliminato con una esecuzione di tipo camorristico. Gli inquirenti non si sbilanciano e le indagini sono appena incominciate. 
Non ci sono testimoni, nessuno ha visto nulla, eppure nell’abitazione di Cafasso sembra che ci fossero delle persone. Il cadavere dell’uomo è stato portato al reparto di medicina legale dove con molta probabilità nella giornata di giovedì 22 dicembre verrà effettuata l’autopsia.

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