Pellegrino Artusi parla della maionese
Il 12 marzo a Bologna si è svolto un seminario organizzato da Marco Taddia in collaborazione con l’associazione studentesca “L’oasi felice” . Il titolo era “ Narrar di chimica ed altro” e ne troverete un breve resoconto su “Divulgazione Chimica” Osservatorio online sulla divulgazione della chimica in Italia e nel mondo
Il pomeriggio trascorso ad ascoltare relatori bravi e coinvolgenti, mi ha regalato diversi spunti di riflessione, oltre a confermare e rinforzare alcune mie idee: due in particolare.
La prima già da molto circolava nel mio cervello: la chimica è una delle bellezze dell’universo e per dirla alla Celentano, mi dispiace per gli altri che non sanno che cos’è e, con occhi esageratamente grandi, dicono non c’ho mai capito nulla, mi ha sempre fatto schifo.
La seconda, più costruttiva, riguarda la mia programmazione d’inizio anno, che voglio rielaborare alla luce di quanto emerso in quella sede e sperimentare così se, riuscirò a far in modo che, il mio insegnamento meteora lasci una qualche traccia
Quelle che seguono sono considerazioni frammentarie. Butto lì alcune parole chiave suggerite dai relatori, che poi tenterò approfondire: tre C, contesto stoico filosofico, fallibilismo.
Partiamo con le tre C di Gianni Fochi : Chi, come, cosa. Il chi è facile: Fochi dice chi sa la
Gianni Fochi
la-chimica-fabene
chimica , nel mio caso io, prof di chimica con laurea in chimica industriale ( i titoli ci sono poi …). Passiamo alla seconda C come. Incominciano le incertezze: mentre Fochi consiglia uno stile brillante e spumeggiante, io rivedo alcune mie lezioni e gli sbadigli a tutta bocca, con rapida panoramica sull’ugola modello manga giapponese.
Qui c’è molto da lavorare, decisamente. E però, anche loro! Gli studenti hanno una tenuta che è sempre più bassa, mica potrò balzare sulla cattedra come ha fatto Marco Malvaldi per catturare l’attenzione! O forse sì? Proverò.
Dite bene narrare, ma non è da tutti! Idea per un corso di aggiornamento: invece di quegli incontri bizzarri in cui i relatori non sanno nemmeno loro cosa fare e lo chiedono a te, per poi pubblicarlo a loro nome, si
organizzino corsi di narrazione, sceneggiatura , teatro mirati alla chimica. Non sto scherzando.E anche la terza C il cosa c’è parecchio da rivedere, almeno nelle classi seconde del biennio, per dare senso a quel pacchetto da 60h, quando non 30h, che costituirà il loro bagaglio di conoscenza chimica per un’intera vita.
Forse si potrebbe partire da un oggetto o da un fenomeno e di quello scoprirne tutte le implicazioni chimiche senza tener conto della sequenza tradizionale, che noi insegnanti della materia tendiamo a seguire( e che anche Il prof Balzani, uno dei miei preferiti, consiglia nel suo bel libro “Chimica!”).
Malvaldi dice che l’ascoltatore va incuriosito in modo che poi ci metta del suo, si informi e
Marco Malvaldi
ampli i suoi orizzonti. Sono d’accordo, ma è più facile che questo succeda nel triennio. Una materia che verrà poi abbandonata, non incuriosisce: il quindicenne la vive come un inutile orpello che appesantisce il suo corso di studi e, forse seguirà lezioni e laboratori, ma tranne alcune piacevoli eccezioni, dimenticherà.
A dispetto della mia visione nero fumo, penso comunque che si debba tentare di tutto per un insegnamento efficace della chimica e della scienza. Ogni mezzo ( quasi) èlecito per far sì che quelle quattro cose rimangano lì, magari un po’ nascoste, ma ben ancorate e pronte a balzar fuori quando serve. E’ una questione di sopravvivenza!
Tocca un punto chiave Ciardi quando dice che la chimica si comprenderebbe meglio se
Marco Ciardi
Terra storia di un’idea
inserita in un contesto storico filosofico. È vero, credo che questa strada venga percorsa nei licei scientifici tecnologici, in cui l’insegnante di filosofia tratta anche storia e filosofia della scienza e penso sia un’ottima idea.
In tutti gli altri casi la questione è complessa, perché non bastano due parole per inquadrare correttamente il problema. Occorrerebbe un insegnamento apposito, ma con i chiari di luna di questi tempi … Si può accennare e consigliare libri, ma la povertà di lessico di un quindicenne purtroppo si scontra con l’autonomia nello studio e i testi fruibili autonomamente sono ben pochi.
Sicuramente entra in questa categoria “Terra Storia di un idea” di Ciardi : testo piacevolissimo con spunti veramente notevoli.
E voglio concludere con un libro interessantissimo che non c’è: il libro infatti non è in commercio. E’ uscito nel 2009 edito dalla Soc. Chim. Italiana come gadget per i suoi 100 anni, si chiama:
DE REDITU EORUM: SULLE TRACCE DEGLI ELEMENTI SCOMPARSI
Marco Fontani e Mariagrazia Costa
(2009), casa ed. De Vittoria (Roma)
Uscirà però in US l’11 agosto con la prefazione del premio Nobel Roald Hoffmann e sarà in commercio col titolo:
THE LOST ELEMENTS: THE SHADOW’S SIDE OF THE PERIODIC TABLE
Marco Fontani, Mariagrazia Costa, Mary Virginia Orna
Questo testo, di cui l’autore Marco Fontani a conclusione del seminario, ha narrato un capitoletto, la storia del florenzio, falsa scoperta di un elemento da parte di alcuni scienziati italiani, è curioso e insolito perché mostra il lato oscuro della scienza. Potrebbe essere didatticamente interessante affrontare un argomento scientifico anche in questo modo: partendo dalla fallibilità della scienza, per poi entrare nel merito del metodo scientifico, della fiducia, della reputazione, del contesto storico e via dicendo.
Marco Malvaldi
Argento vivo
Insomma è tempo di sperimentare e immaginare nuove strategie.
Concludo con una citazione (trovata nel libro di Ciardi ) di un pedagogista del novecento, Lev Sëmenovič Vygotskij che considerava lo sviluppo della capacità creativa alla base della scienza moderna:
” L’immaginazione in genere, è necessaria a pari titolo nell’arte e nella scienza. Se non ci fosse stata questa facoltà, l’umanità non avrebbe potuto creare l’astronomia, la geologia, la fisica”
e ovviamente, aggiungo di mio pugno, la chimica.
Per concludeo eccovi un video con qualche frammento della conferenza. Che dire, anche in questa occasione sono riuscita a mettere insieme un servizio fotografico davvero bruttino e purtroppo non avevo nessun aiuto regista, che mi venisse in soccorso con immagini e filmati più degni!
Consigli di lettura
G. Fochi -il segreto della chimica- longanesi
G Fochi- la chimica fa bene- Giunti
G. Fochi-fischi per fiaschi nell’italiano scientifico- Giunti
Marco Ciardi Terra Storia di un’idea- Editori Laterza
Marco Malvaldi – Odore di chiuso-Sellerio