Magazine Talenti
me la ricordo come fosse ora che raccontava, con la sua tagliente ironia, il quotidiano delle cose piccole dando a racconti di momenti drammatici la leggerezza della sua giovinezza.
ad oggi pensando a quei tempi viene l'angoscia. ci si concentra sulla fame, le bombe, la povertà, la paura. ma questo perchè così ce lo hanno descritto nei film e nei libri di storia. e questo sicuramente per molti è stato. eppure dai racconti di mia nonna non erano questi gli umori rilevanti. non che fosse pazza, ma era creativa mia nonna. dalle sue parole napoletane perfino la carestia diventava una barzelletta. c'era nel romanzo della loro guerra la fila per il pane, ma il ricordo era legato al fatto che mia zia dora, la sorella piccola, veniva convinta dai fratelli a stare ore in fila anche per loro. "perchè tanto era bella e la facevano passare avanti". le sirene per le bombe e le corse dentro a montesanto erano il pensiero di non star vestita abbastanza bene: che sei poi incontrava il nonno, mica poteva scendere scomposta!? e poi c'era pure il coprifuoco! quello era l'intervento del nonno, però, che con il coprifuoco delle otto ci ha imparato il tedesco. per andare a fare "all'ammore" con mia nonna, lui faceva sempre tardi e ai tedeschi che lo fermavano doveva riuscire a spiegare le quesioni di cuore che erano dietro a quell'infrazione. e ridevano mentre raccontavano le cose loro due, "eldù ti ricordi quella volta.."eh lillì quanno maj ...era accussì..." e ridevamo tutti. la nausea per le patate mio nonno le aveva ancora quando raccontavano il romanzo della loro giovinezza, la fame, loro l'avevano vissuta. eppure quei racconti ironici, leggeri sono stati per me il più grande di tutti gli insegnamenti che mi hanno lasciato.
io non lo so come in concreto li hanno vissuti quei momenti assurdi. sono ben consapevole che l'edulcorazione dei ricordi ammortizza l'angoscia dell'istante, ma a noi nipoti, almeno nella mia testa di bambina quello che è rimasto è che perfino la guerra, vissuta nella valorizzazione delle cose piccole e degli affetti veri finisce per non fare paura. una crisi è una crisi se la vivi come tale, diversamente è una opportunità per darsi obiettivi concreti. mia nonna ha comprato il salottino d'epoca che adorava quando non avevano i soldi per mangiare. mio nonno studiava ancora e avevano già i figli. eppure lei a quel salottino non ha rinunciato. ma non ha fatto debiti, non ha fatto cazzate, ci ha creduto e basta. ha creduto che il brutto momento sarebbe passato e che il marito si sarebbe laureato e avrebbero avuto i soldi per il suo salottino. e convinse il negoziante a metterlo da parte. così, sulla parola. sulla speranza. ci ha messo due anni, se non ricordo male. ma il salottino è rimasto così come lei lo ha voluto fino ad oggi. memento del suo straordinario modo di vedere le cose. e poi mio nonno e la sua passione viscerale per napoli e per il suo lavoro. sento la sua voce che mi ripete: "eh, a nonno, la cultura non paga!". così damblè mentre eravamo a tavola o in altri momenti improbabili il suo flusso di pensieri usciva dalla bocca. e io lo guardavo e non gli credevo. non gli ho mai creduto a quella cosa lì della cultura. perchè era una cosa sola lui e i suoi libri e a me sembrava ap-pagato, decisamente molto ap-pagato tra le sue carte. e quei pazzi sognatori a me oltre il divano su cui sto scrivendo queste righe mi hanno lasciato l'assurda viscerale voglia di crederci che le cose alla fine sono belle. che come te le racconti può cambiare decisamente la realtà. che il rumore delle sirene per le bombe può essere la colonna sonora di una stroria d'amore e non in un film, nella vita vera.
mi hanno insegnato a sognare quei due folli. e ancora peggio, a crederci pure nei miei sogni ipertrofici.
e poi lui sta suonando una musica che tranquillizza la mia mente irrequieta. e mi fa star bene.
e poi napoli mi ha regalato il sole mentre era prevista pioggia.
il resto è storia, ma non quella dei libri e dei telegiornali.
Potrebbero interessarti anche :
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Emilio Ricci: Ufficiale medico e poeta
Quest’anno nell’ambito del centenario della Grande Guerra, desidero ricordare il centenario ad essa legato della morte di Emilio Ricci, medico e poeta, che... Leggere il seguito
Da Paolo Statuti
POESIE, RACCONTI, TALENTI -
"Come raccontare la magia delle parole" un libro di Carmen De Stasio, a Lecce...
Venerdì 5 giugno 2015, ore 18,30 Libreria ADRIATICA Piazza V. Aymone (Porta Napoli) Lecce Incontro con l’autore COME RACCONTARE LA MAGIA DELLE PAROLE... Leggere il seguito
Da Lalunaeildrago
TALENTI -
Un progetto editoriale dedicato a Sandro e Carla Pertini
EVENTO NAZIONALE - 2 Giugno 2015 a MATERA - Cresce l'attesa per la presentazione - in anteprima nazionale - a Matera, Capitale Europea della Cultura, del... Leggere il seguito
Da Lalunaeildrago
TALENTI -
“Pompei e l’Europa 1748-1943″ e la piramide di Gardaland.
“Pompei e l’Europa 1748-1943″ è una mostra inauguratasi in questi giorni al Museo Archeologico Nazionale di Napoli. 200 opere da tutta Europa, che... Leggere il seguito
Da Chiara Lorenzetti
DIARIO PERSONALE, TALENTI -
Quarto raduno blogger-pendolari, le storie
Come promesso (sono un po’ lenta, scusate) ecco i resoconti del IV Raduno Pendolare delle altre Blogger.– Esperienze da Autobus: Viaggio e scrivo… Il... Leggere il seguito
Da Pendolo0
DIARIO PERSONALE, TALENTI -
Giuseppe Vetromile - Congiunzioni e rimarginature, nota di Rita Pacilio
Giuseppe Vetromile - Congiunzioni e rimarginature, Scuderi Editrice, 2015 Congiunzioni e rimarginature , di Giuseppe Vetromile, Scuderi Editrice, 2015 è una... Leggere il seguito
Da Ellisse
POESIE, TALENTI