Vota la protesta creativa, vota Patuasia!
Molta amarezza e rabbia in giro. No, proprio non si riesce più a mandar giù l’amaro boccone. Fra furbetti e incapaci e graziati festanti i politici stanno dando il peggio di sé. Mai come in queste elezioni, l’assenza di una prospettiva dà luce al vero volto dei nostri politici. Lo specchio di Dorian Gray rivela un’immagine che rivela i segni di una decadenza morale così esplicita. Nessun freno inibitore impedisce il trasloco tra questo e quel partito e nessuna motivazione lo giustifica. Non ce n’è bisogno. I politici dispongono del loro pacchetto di voti, grande, media, piccola eredità individuale guadagnata nel tempo con svariati investimenti, magari anche solo frutto di qualche omaggiato caffé. I cittadini non sono migliori dei loro rappresentanti, la crisi culturale investe tutti. Quasi tutti. Ecco, io mi rivolgo a questi quasi tutti, a coloro che ancora ci hanno creduto e sono stati traditi dall’incapacità cronica di creare un’alternativa al sistema unionista. Non amareggiatevi, non più di tanto. Non ne vale la pena. Prendiamo queste elezioni come un’occasione per dare un segno nuovo alla protesta muta della scheda bianca o dell’assenteismo. Io mi metto in gioco come la candidata virtuale a Sindaco e Vicesindaco.
Per prima cosa vi invito ad andare a votare. Con la consapevolezza di essere protagonisti di un atto importante. E soprattutto divertente. Niente musi dentro alla cabina. Niente incazzature. Votare fa bene! Fa bene, se si è protagonisti di una scelta. Ecco io voglio arricchire la scelta, offrendo l’opzione della protesta creativa. Vi consiglio di scrivere sulla scheda una frase positiva verso voi stessi, che ne so “io mi piaccio”, “io mi voglio bene”… e poi “io voto Patuasia”. Perché questa indicazione di voto? Per far sì che la protesta non sia sparsa in tanti individualismi, ma abbia un collante e crei una comunità.