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Nascita d’una maschera

Creato il 13 febbraio 2011 da Flavialtomonte

“Totò è [...] una Maschera nell’eccezione piena del termine. [...] Il travestimento non serve a nasconderlo ma ogni voilta a svelarlo meglio.”

Dario Fo.

Quando nasce, Totò è già nato. Lo stesso accade al divino Ermes, l’astutissimo figlio di Zeus e di Maia. Adulatore e bandito, guida dei sogni e spione notturno, venuto al mondo con la luce del mattino, a mezzoggiorno suona già la lira e la sera ruba ad Apollo dodici vacche, cento giovenche e un toro. Appena partorito, anche suo figlio Pan ha già la barba. E c’è poi Pinocchio, che nasce ed è già nato nello stesso tempo: tant’è vero che, quando ancora Geppetto non ha finito di cavarlo fuori per intero da un informe pezzo di legno, lui gli tira un calcio sulla punta del naso.
D’altra parte, ci rammenta Emilio Garroni, a tutti noi è capitato di ritrovarci già nati, senz’essere in grado di riferire alcunché della nostra nascita. La differenza, non da poco, è che per noi questo “già” è implicito, non detto, ed è invece narrato per Pinocchio, Pan, Ermes. E Totò? Anche Totò viene alla luce (dal cinema) già tutto fatto e con la bombetta in testa, un’ora imprecisata d’un giorno imprecisato in un luogo imprecisato. Se ne narra appunto, ma senza che venga detta una parola, nelle prime immagini, mute, del suo primo film, Fermo con le mani.
[...]
Fino a ora, Totò sta tutto dentro il chiuso della sua stanza, muto, in rapporto silenzioso e intenso con se stesso, come trattenuto dal piacere dell’inversione del senso, preso e bloccato da un’evidente passione per quel che è rovesciato. Gli occorre un evento decisivo per uscire dalla pienezza di sé, una “frattura” che lo spinga a venire al mondo.
Un pò come capita a Pinocchio, che già è nel pezzo di legno, ma che per finir di nascere ha bisogno di arnesi di Geppetto.
Questa frattura arriva all’improvviso, mentre Totò con la bombetta in testa, si rade guardandosi un piccolo specchio rotto. Di fronte alla sua propria immagine, la circolarità beata del suo essere “già tutto fatto” parrebbe compiuta e definita. Ma proprio ora, dall’esterno, un colpo di ruspa abbatte il muro sottile su cui sta lo specchio: così in un attimo, si ritrova  già nato, gettato nel mondo senz’essere in grado di riferire come il fatto sia accaduto.

Nascita d’una maschera

L’espressione di un attore comincia dalla fronte che è essenziale per caratterizzare una fisionomia: siamo sinceri, quella di un cretino è completamente diversa da quella di un genio.


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