Il cielo si è ricoperto di uno strato cinerino di nuvole, dopo il freddo dei giorni scorsi. Siamo di nuovo giunti a Natale e alla fine di un altro anno. Avevo la sensazione che il 2011 sarebbe stato un anno difficile e così è stato. Tuttavia la vita, con i suoi risvolti drammatici è meravigliosa, vibra tutta di speranza e di gioia. Mi viene spontaneo tornare indietro con la mente: agli occhi di essa sfilano, una dopo l'altra, le fotografie che hanno immortalato alcuni scorci del passato. Soprattutto la natura, la pace, il desiderio d'immenso. Alcune cose sembrano svanite come fumo al sole: si sono diradate fino a diventare trasparenti. Soprattutto mi rammento del primo Natale dopo la mia conversione. Devo essere sincera: il vedere le vie di Genova illuminate a festa, mi rinfrancava il cuore, era uno scintillio meraviglioso e il trascorrere semplicemente il Natale con la mia famiglia, m'infondeva tanta pace.
Ritorno alla prima vigilia di Natale dopo la mia conversione. Che gioia, che pace! Il mare che in quel lontano giorno,mi aveva comunicato la presenza di Dio, era là, chiazzato delle luci delle navi che accarezzavano la sua superficie scura, immersa nell'oscurità della notte. Una mia amica ed io decidemmo di andare a Messa a mezzanotte, tassativamente accompagnate da suo padre in automobile. Vi sembrerà strano, ma trovammo la maggior parte delle chiese stracolme. San Nicola, manco a parlarne: la gente sostava già sui gradini antistanti la Chiesa, l'interno, illuminato dai grandi lampadari dorati era occupato da una folla di gente che già sedeva sui gradini degli altari laterali... La chiesa di piazza Manin, di cui mi sfugge il nome, versava nelle medesime condizioni, così decidemmo di andare nella chiesa di santa Rita in via XX settembre. Meno male, almeno la gente era riuscita ad entrare. Parcheggiammo l'auto in un parcheggio a pagamento situato lì vicino e così potemmo ammirare le belle strade del centro, la fontana di piazza De Ferrari, illuminate a festa. Il freddo era pungente: il cielo scuro era punteggiato di stelle... La tramontana aveva spazzato via tutte le nuvole dal cielo, con la sua impetuosità, ma, con il suo gelo, sembrava tagliare le mani e pungere il viso: sciarpa, guanti e cappello erano d'obbligo! Restammo in piedi per tutta la celebrazione, ma ricordo che gli scaut cantarono la canzone che aveva segnato la mia conversione: "la gioia". Bellissima, davvero ! In quel canto si parlava del mare... del profumo dei fiori... Una persona mi aveva regalato il testo, un po' di tempo prima e quella stessa mia amica con cui ero andata a Messa, aveva affermato che con quello mi aveva regalato tutto. Era davvero così!Dopo la Messa, una corsa alla macchina... veloce: il freddo era davvero intenso! Le stelle sembravano fissate in quella nera volta dove affondava una gelida, pallida luna. I palazzi di Genova filavano veloci... Le strade erano deserte, gialle delle luci dei lampioni e delle decorazioni natalizie....
Quest'anno non ho potuto ammirare le luci del Natale, così come è accaduto due anni fa e nella mia vita tante cose sono cambiate: il 2011 è stato come un ciclone che ha mutato considerevolmente l'aspetto della mia famiglia...