E piove, anche oggi,
anche oggi fa freddo,
un velo di nubi nerastre,
il corpo tremante, le ossa dolenti e gelate.
E, porca miseria! uscire per spesa,
comprare un tozzo di pane,
un pacco di pasta, un frutto,
se bastano i soldi, la salsa;
e poi, solo,
sedere al misero desco,
accanto al camino ormai spento,
la pasta stracotta,
sapore di colla, di niente, di sale,
e parlare col gatto
ch’è sordo e non sente.
E diluvia, la strada è bagnata,
piena di ombrelli che vanno raminghi,
e sciarpe, visiere, cappotti,
il gatto che schizza di fuori,
spalanca la porta sbilenca,
e lì, sull’uscio di casa,
due stelle di miele,
le ciglia bagnate di perle,
un cappuccio grondante di pioggia.
due manine paffute protese
ad offrire un tesoro,
un’arancia, il colore dell’oro;
e un visetto di luna arrossata,
un filo di voce argentata,
e un sorriso, un bagliore di luce.
” Buon Natale, signore!”
“…Natale ? …”
” Domani è Natale ….. “
Nelle mani avvizzite
un dono, un’arancia
dal profumo del sole,
e un’eco infantile di voce:
” Buon Natale, signore!”
Lis
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