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natale non sarà natale senza regali

Da Gynepraio @valeria_fiore

“Natale non sarà Natale senza regali”, borbottò Jo, stesa sul tappeto. (Piccole Donne)

Jo, io l’ho capito che sei triste, che tuo padre sta al fronte. Che ti senti tagliata per scrivere romanzi e invece ti tocca fare la badante a zia March. Che volevi nascere uomo per fare l’esploratore e invece sei una signorina della Pennsylvania Orientale. Che tra un po’ ti muore la sorellina favorita. Ci sta questo pessimismo. Ma credimi, da quando ho smesso di fare i regali di Natale sto meglio.

Il mio unico grande regalo se lo becca lei: la bambina senegalese verso la quale ho incanalato il mio istinto genitoriale tre anni fa, insieme ad un caro amico. Me l’hanno scelta i ragazzi di Renken Onlus sulla base di alcuni importanti criteri: è infatti una delle creature più ribelli di Malika, come si evince dall’espressione da riformatorio di Mary per Sempre. Son già preoccupatissima, che a settembre andrà a scuola e dio solo sa quante sgridate si prenderà, per via di questo caratteraccio. Timori a parte, quest’anno ho riconfermato la mia scelta anche perché, in virtù delle mie conoscenze presso i piani alti di Renken Onlus, ricevo periodiche e dettagliate informazioni sulla sua quotidianità. Fatelo anche voi.

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A tutti gli altri, ho pensato di regalare del tempo. Quello necessario a scrivere a mano una lettera o un biglietto personalizzato. Del tipo grazie per essere così, ti auguro questo, vorrei che insieme facessimo quell’altro (pensavo di scriverne 3 o 4, ma poi mi è partita la mano e ne sono usciti 25: si vede che avevo tante cose da dire). A quelli cui spetta un dono di rappresentanza, regalo degli zuccherini digestivi prodotti e confezionati da me. Che hanno fatto la gioia di molti. La colf, ad esempio, credo se li sia subito ingollati tutti -incluso l’alcol a 95° e la stellina di anice- perché venerdì mi ha lasciato un ringraziamento strappalacrime sgrammaticato e tremolante, ha pulito demmerda e si è scordata di bagnare le piante.

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biglietti natalizi e zuccherini digestivi made in Gynepraio

Ma non bastava il pensiero? Assolutamente sì. Ad esempio, a voi-sapete-chi ho preparato un pentaregalo così cervellotico e simbolico che per pensarci e partorirlo ho speso più ore che euro. E NON HO ANCORA SCRITTO IL BIGLIETTO.


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