Al San Paolo di Napoli va di scena l’ultima partita delle qualificazioni alla Fifa World Cup. Italia già con il pass in tasca, ma le serve una vittoria per essere sicura che al momento del sorteggio stia in prima fascia. Prandelli prova un 4-3-3, con il tridente formato da Florenzi, Osvaldo e Insigne.
Inizio partita orribile per gli azzurri che restano negli spogliatoi, svogliati, perdono palloni semplici, al punto che al quinto armeni già in vantaggio con Movsisyan su errore di un disattento Aquilani. Pochi secondi prima l’Armenia aveva già rischiato il vantaggio con un tocco maldestro di Astori che si spegne a pochi centimetri dal palo difeso da Marchetti.
L’Armenia, che deve sperare nella vittoria oltre che in altri risultati concomitanti favorevoli, decide di chiudersi per ripartire in contropiede. E nonostante l’Italia abbia campo e possesso di palla, non riesce a costruire nulla di buono. Pirlo gira a vuoto e sbaglia più di un passaggio, Aquilani perde molti palloni ed è molto impreciso, l’unico dei tre che ci mette più verve è Montolivo, che corre su ogni pallone.
Piano piano inevitabilmente l’Italia comincia a girare. È Insigne l’arma in più. Prima servito sul limite dell’area, tira con potenza sul palo, palla che carambola sul piede del portiere armeno già tuffato, e a Osvaldo non riesce il tap-in vincente. Armenia che tecnicamente è imbarazzante, perdono da soli più di una volta la palla. E da una palla casuale nasce il vantaggio, viene servito Insigne dentro l’area, che sembra perdere il tempo e sfumare l’azione, ma inventa un gran cross per il taglio vincente di Florenzi, ed è uno a uno.
Italia che sale di intensità, e va più volte vicino al vantaggio. Sempre di Insigne l’occasione più ghiotta e spettacolare. Florenzi salta l’uomo e crossa troppo lungo per tutti, Insigne inseguendo il pallone si inventa un colpo di tacco smarcante da applausi, si allarga e tira. Palla che sibila vicino al palo, e San Paolo che applaude il suo beniamino. Tuttavia con il passare dei minuti l’azione azzurra si spegne, e l’Armenia riesce fuori. Bravo Mkhitaryan in contropiede, ma non riesce a concretizzare. Gli ultimi minuti si trascinano e il direttore di gara può solo fischiare la fine del primo tempo.
Secondo tempo che inizia con gli stessi effettivi di inizio gara, e sembra lo stesso inizio del primo. Italia timida, passiva difensivamente, che lascia giocare gli avversari, ma la tecnica degli avversari lascia a desiderare cosicché non si corre alcun pericolo. Il primo cambio nelle file azzurre vede uscire un Osvaldo troppo solo, ma molto propositivo, per Balotelli, acclamato dal pubblico. E come nel primo tempo, intorno al quindicesimo, l’Italia ricomincia a giocare.
Due importanti occasioni, prima sui piedi di Balotelli dal limite, che strozza però il tiro, e poi per Insigne dentro l’area, che tira addosso al portiere. Intanto secondo cambio, esce Florenzi, autore di una buona prestazione, ed entra Candreva. Il copione vede l’Italia fare la partita e l’Armenia ripartire in contropiede. E l’Armenia torna in vantaggio grazie a un corner regalato da un errore della retroguardia, e dall’angolo è Marchetti che esce a vuoto e Mkhitaryan insacca di testa. Italia che appare svogliata, lenta, prevedibile e con poche idee.
E allora Prandelli rischia, esce Aquilani, autore di una pessima prestazione, e entra Rossi, dopo due anni di assenza dalla Nazionale; Italia che si schiera ora con un 4-2-3-1 molto offensivo. Arriva subito il pari italiano: gran verticalizzazione di Pirlo per Balotelli, che con un tocco morbido segna il pari e San Paolo che esplode. Nazionale che sembra aver compreso cosa Prandelli voglia dai propri giocatori, l’ingresso di Rossi galvanizza tutti gli azzurri. Ed è proprio Rossi che subito dopo il pari trova una punizione dai 30 metri, Balotelli ci prova e il portiere armeno arranca deviando in angolo.
Armenia che è pericolosa da palla inattiva più di una volta, dai 30-40 metri pennella cross che la retroguardia italiana non riesce a catturare, e su una punizione del genere Armenia nuovamente vicina al vantaggio, con tre uomini soli davanti a Marchetti, ma per nostra fortuna precipitosi di testa. Sono Pirlo e Balotelli ora gli uomini in più.
E Balotelli stesso si vede annullato un gol di testa, ma prima di colpire il pallone SuperMario aveva evidentemente commesso fallo spingendo il suo diretto avversario. Partita che volge al termine, Italia poco pericolosa e che non riesce a trovare il vantaggio che le assicurerebbe la testa di serie nel sorteggio.
Ci provano tutti con tiri da fuori, Balotelli Insigne e Rossi, ma non hanno gran fortuna. Primo minuto di recupero, grande azione di Balotelli che prende palla prima del cerchio di centrocampo e arriva fin dentro l’area portandosi dietro tre avversari, il tiro passa sotto le gambe del portiere ma esce di pochissimo a lato del palo. Prima del triplice fischio finale altra occasione per l’Italia con Candreva, ma sprecata malamente, e per Mkhitaryan che tira da fuori sopra la traversa. Pari giusto.
Evidentemente Prandelli non è riuscito a trasmettere l’importanza di questa partita, Italia che tecnicamente è di molto superiore agli avversari. Ma le motivazioni contano e non poco. Entrare in campo in quel modo non è da Italia, tutti gli errori commessi sono indice di poca concentrazione. E ora non resta che attendere le ultime squadre che si devono qualificare per i Mondiali per conoscere in che fascia l’Italia si andrà a collocare.
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