Dopo una nottata con poche partite il calendario NBA torna a farsi ricchissimo e regala una serie incredibile di emozioni. Partendo da Marco Belinelli che continua il suo momento d’oro guadagnando sempre più rispetto a Chicago da parte di compagni, staff tecnico, dirigenza e tifosi. Beli segna il canestro della vittoria at the clutch, dando la vittoria ai suoi Bulls contro dei Jazz che ora rischiano di perdere l’ottava posizione a Ovest, e vergando una prova da 22 punti, 4 rimbalzi e 3 assist con 7/14 al tiro e 2/3 da tre.
Restando nella Eastern Conference continua la striscia vincente dei Miami Heat, arrivata a quota 17 (nuovo record della franchigia), dopo la vittoria abbastanza agevole sugli ormai derelitti Sixers; James (25+10+5) e Wade (22) bastano a coach Spoelstra per vincere rendendo inutili i 25 punti di Thaddeus Young. Tengono il passo e salgono al secondo posto gli Indiana Pacers che non trovano nessun ostacolo contro i Magic e possono dare spazio anche alle riserve; George è il migliore con 22 punti, Hansbrough ne mette 18, Afflalo per Orlando ne firma 19.
In quarta posizione si confermano i Brooklyn Nets che contro Washington trovano un Deron Williams impressionante che chiude la partita con 42 punti e 11 triple segnate su 16 tentantivi. 9 di queste triple le segna in un tempo realizzando così un nuovo record per la NBA. Ancora una buona prova e una vittoria per i Boston Celtics contro Atlanta in una gara importante per il sesto posto a Est (le due squadre sono pari ora) finita al supplementare; l’ultimo minuto dell’ultimo quarto non vede canestri, mentre il supplementare è deciso da tre triple biancoverdi di Green (12), Pierce (27+7+7) e Terry (19). 32+8+9 per un Josh Smith che rumors dicono essere stato molto vicino proprio ai Celtics nelle ultime ore di mercato.
Cambiando costa e volando nella Western Conference troviamo degli Oklahoma City Thunder che passeggiano su Charlotte (19 per Durant, 11 per Fisher, 21 per Henderson il migliore dei Bobcats) e dei San Antonio Spurs spazzati via in casa dai Portland Blazers. La franchigia dell’Oregon trova il Rookie Of the Year Lillard in grande forma (35+9) e la coppia di lunghi formata da Aldridge e Hickson che firmano rispettivamente 26 e 23 punti.
Ma al momento ad Ovest il punto più caldo è la California dove i Los Angeles Lakers continuano a risalire in classifica trascinati da un Kobe Bryant che ha preso sul serio la promessa fatta a Jerry Buss di portare la squadra ai playoff. I gialloviola battono al supplementare i Raptors con il Black Mamba che firma 42 punti, 12 assist e 6 rimbalzi, oltre a 3 triple in 100 secondi per mandare la partita all’overtime. Purtroppo per i canadesi c’è da registrare l’infortunio di Andrea Bargnani che dopo pochi minuti esce per un’iperestensione al gomito che dovrà essere valutata dallo staff tecnico.
Come detto i Lakers si avvicinano all’ottava moneta ora distante solamente mezza partita (dai Jazz) e due dai Rockets, che nello scontro diretto contro Golden State vince con un Harden da 20 punti e 11 assist, la maggior parte indirizzati per Chandler Parsons, veramente uno dei giocatori più migliorati della stagione, che chiude con 26 e 6/8 dalla lunga distanza.
Nelle altre partite i Grizzlies battono i Cavaliers (Marc Gasol 22; Irving 24), i Mavericks superano i Pistons (Mayo 22; Knight 21) e i Kings vincono contro i Suns (Thomas 27; Beasley 24).
Risultati:
Bobcats (14-49) – Thunder (46-16) 94-116
Magic (17-46) – Pacers (39-23) 86-115
Nets (37-22) – Wizards (19-41) 95-78
Pistons (23-41) – Mavericks (28-33) 99-102
Cavaliers (21-41) – Grizzlies (41-19) 92-103
Celtics (34-27) – Hawks (34-27) 107-102 OT
Heat (46-14) – Sixers (23-38) 102-93
Bulls (35-27) – Jazz (32-30) 89-88
Spurs (48-15) – Blazers (29-32) 106-136
Kings (22-42) – Suns (21-41) 121-112
Lakers (32-31) – Raptors (24-39) 118-116 OT
Warriors 35-28) – Rockets (34-29) 88-94
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake