Era più grave del previsto l’infortunio alla gamba procuratosi nella sfida contro i Rockets. “Il Gallo” ha ora davanti a sé un mese di stop, pesantissimo per le sorti della sua stagione regolare iniziata al meglio e che sarebbe potuta culminare nella tanto attesa chiamata per Orlando 2012, sogno dell’ala grande italiana. Ora l’equilibrio tanto lodato della compagine di coach Karl è spezzato per una frazione importante della regular season e le due sconfitte che hanno seguito l’uscita dal parquet di Gallinari ne sono l’esempio più lampante.
Out ancora anche l’altra stella italiana nella NBA Andrea Bargnani, fuori ormai da numerose gare nelle quali i suoi compagni hanno chiaramente mostrato la debolezza della loro franchigia priva del centro italiano, serio candidato alla convocazione per quello che sarebbe il suo primo All Star Game, nell’ipotesi, in ogni caso, che sia pronto il suo ritorno sul parquet canadese. Amaro periodo per il basket italiano d’oltreoceano dunque, con le due stelle maggiori fuori uso per un periodo piuttosto lungo e con Marco Belinelli ancora imbarazzante insieme ai suoi Hornets (e forse a causa della squadra stessa). Non ha portato sostanziali cambiamenti il rientro di uno dei due infortunati ex-Clippers, ovvero il naturalizzato tedesco Chris Kaman, sebbene alleggerisca di molto la pressione di un Okafor chiaramente inadatto a difendere il proprio pitturato contro i diversi centri delle svariate formazioni statunitensi.
Reggono le sorti dell’ NBA ancora le solite Chicago e Oklahoma, rispettive leader della Eastern e della Western Conference, vicinissime in percentuale di vittorie. La compagine della città del vento appare decisamente rinvigorita dal tanto atteso ritorno in campo di Luol Deng, determinate più dello stesso Rose in questa stagione regolare, mentre ad Oklahoma City è puro spettacolo il superbo trio offensivo Durant-Westbrook-Harden, adeguatamente supportato dai chili e della stazza di Kendrick Perkins e Serge Ibaka.
Onore alle compagini più anziane della lega, tali San Antonio Spurs e Boston Celtics, miracolosamente ringiovanite nelle ultime uscite, dopo un inizio di campionato sicuramente in ombra. Spettacolare serie vincente di 6 partite per gli “Speroni”, che superano i sorprendenti Clippers e si attestano nella seconda miglior piazza dell’ovest, alle spalle degli ormai troppo distanti Thunders. A guidare questa inaspettata serie positiva sono i membri della vecchia guardia Tim Duncan e Tony Parker, seppur aiutati dalla squadra e da un talentuoso Thiago Splitter. Pesante serie positiva di 5 incontri anche per i Celtics, sebbene il loro ritorno al successo abbia un nome ed un cognome: Rajon Rondo. Il rapidissimo playmaker dei Celtics, in rientro dopo vari disturbi muscolari, ha portato con sé quella visione di gioco della quale era indubbiamente privo Aaron Bradley, con conseguente miglioramento delle prestazioni dei reali Big Three, tra i quali un ritrovato miglior realizzatore Kevin Garnett, praticamente fuori dalla corsa ad Orlando 2012 sino a poche gare addietro.
Filippo Caiuli