Ora o mai più. Gli Oklahoma City Thunder, Scott Brooks, Kevin Durant e James Harden, se hanno ancora qualcosa dentro devono tirarlo fuori questa notte! Notte che però ha già un protagonista annunciato: Lebron James. Il Prescelto non era mai stato così vicino a vincere un titolo, ed ora, con il triplo match point non può certo permettersi di fallire. James, sta giocando dei playoffs straordinari e nonostante i violenti crampi di gara-4 questa notte ci sarà e non potrebbe essere altrimenti per il giocatore faro degli Heat.
LA TATTICA: fino ad ora la sfida tra gli allenatori la sta vincendo coach Spoelstra. Gli aggiustamenti dopo gara-1 sono stati efficaci e le idee difensive di Miami stanno mandando in confusione OKC, che per altro non può sfruttare il tonnellaggio dei propri lunghi visto il quintetto piccolo proposto con sempre maggior continuità da Spoelstra. Per rimettere in piedi la serie Brooks dovrebbe avere qualcosa in più da Durant, che però sta faticando molto a ricevere palla, sotto le marcature di James e Battier. Il famoso “pin-down” che ha distrutto gli Spurs in gara-4 di finale di Conference, praticamente è stato tolto al bomber nativo di Washington che sta facendo una fatica tremenda a giocare nei suoi “confortable spot“, da dove cioè ha disseminato terrore finchè non si trovato un difensore alto quasi come lui, atletico uguale ma grosso il doppio, come Lebron James.
FATTORE LEBRON – Potrà stare antipatico, potrà ancora non avere (ancora) anelli al dito e magari non avrà l’eleganza di Durant, ma quello che sta facendo Lebron James in queste finali è forse quanto di meglio un singolo giocatore abbia mai fatto dai tempi di sua Maestà Michael Jordan. L’ex Cavs in queste finali è in assoluto: secondo miglior realizzatore con 117 punti (Durant 121), primo rimbalzista con 40 “rodmans”, primo per recuperi (7), secondo per assist con 24 (Westbrook 27) e primo per tiri liberi tentati (30) e realizzati (37).
FATTORE HARDEN – La grande delusione di questa finale NBA per ora è James Harden. Il “Barba” è completamente fuori dai giochi, e se escludiamo il primo quarto di gara-1, ed il primo tempo di gara-2 è stato deleterio alla causa di OKC. Harden, dominante nei primi tre turni di playoffs (17.6 punti, 5 rimbalzi e 3.4 assist) è calato tantissimo in questa finale, perdendo tutta la sicurezza nei propri mezzi. Il 45.6% dal campo delle tenuto fino alla fine della serie contro gli Spurs, si è trasformato in un pessimo 35.1% in queste Finals. Il “Barba” da è sempre è il giocatore barometro dei Thunder: se non cambia marcia per OKC si fa veramente dura.