Con la pausa per l’All Star Game sempre più vicina si infittisce il calendario NBA che nella notte proponeva ben dodici gare, con le squadre dei nostri tre alfieri coinvolte. La serata peggiore, nonostante la grande vittoria al Madison Square Garden contro i Knicks, è quella di Andrea Bargnani impiegato solo 12 minuti (2 punti), e ormai chiaramente messo alla porta dai Raptors (si parla di una possibile trade con gli Hawks per Josh Smith). Nel risultato non incidono le pessime prestazioni di Anthony (5/24) e Gay (4/21) che si annullano; il fattore X è l’ex Bologna Alan Anderson (26), decisivo assieme a John Lucas (12).
Non può andare a dormire con il sorriso neanche Marco Belinelli che è il migliore dei suoi Bulls con 12 punti (4/9) in 20 minuti, ma alla fine esce sconfitto in volata dal TD Garden di Boston. In un partita con appena 140 punti complessivi e percentuali ridicole (Pierce 2/12), risulta fondamentale Kevin Garnett che piazza una doppia-doppia da 12 punti e 11 rimbalzi, oltre al canestro che risulterà poi decisivo ad una ventina di secondi dal termine.
Ancora assente per influenza, è esente da colpe Danilo Gallinari che ha guardato i suoi Nuggets (anche senza Iguodala) cadere per la terza partita consecutiva al Barclays Center. I Nets, senza Williams, hanno trovato un ottimo sostituto in Watson (26), ma dominanti sono stati anche Lopez (23) e Joe Johnson (26 e 9 assist).
Si infittisce la corsa all’Ovest dove in vetta gli Spurs rischiano di buttare via una vittoria a Cleveland; a mettere a post le cose ci pensa Leonard (13) con una tripla a 2.9 secondi dal termine, replicando ad un grande canestro di Waiters (20) nell’azione precedente. Sfortunati i Cavs che incappano in una pessima prestazione balistica di Irving, che si allinea alla serata storta delle star contribuendo con un pessimo 2/15! Al terzo posto continuano a navigare i Clippers, capaci di chiudere il match già nel primo quarto contro i Rockets. Caron Butler spara 17 dei suoi 19 punti nei primi 12 minuti lanciando i ragazzi di Del Negro sul 46-28; per gli angeleni ci sono anche 20 punti e 11 rimbalzi di Griffin, ma soprattutto 19 punti da Chauncey Billups. Senza la stella James Harden, fermo per un problema alla caviglia, brilla Donatas Motiejunas, inserito nel terzo quarto per disperazione ma autore di 13 punti in 15 minuti.
Continuano a correre anche i Jazz, che a Minneapolis partono malissimo (10 punti nel primo periodo), ma trovano la forza di reagire e battere i T-Wolves. 41 punti e 19 rimbalzi per la coppia Jefferson-Millsap, mentre dall’altra parte fa ben sperare la gara di Rubio che sfiora la tripla-doppia con 18 punti, 9 rimbalzi e 10 assist. Perdono malamente terreno nella corsa ai playoffs i Blazers sepolti da 33 punti da parte degli Hornets. La serata parte male con l’infortunio di Matthews dopo appena un minuto e mezzo, e continua peggio con il dominio assoluto di Davis (21 e 11 rimbalzi) e compagni. Probabilmente inutile ai fini post-season il facile successo dei Mavs sui Kings: memorabile partita per Vince Carter che spara cinque triple nel solo terzo periodo (26 punti in totale), superando addirittura Larry Bird nella classifica marcatori all time.
Andando ad Est del Mississipi importanti quanto scontati successi dei Pacers sui Bobcats (tripla-doppia per Paul George da 23, 12 e 12), e per gli Hawks a Orlando (30 e 10 rimbalzi per Smith). I Bucks continuano la loro corsa verso la post season battendo i Sixers (Ellis 27), mentre i Pistons superano Washington (Calderon 24, Monroe 16+18).
Risultati:
Magic (15-37) – Hawks (29-22) 76-108
Cavaliers (16-37) – Spurs (42-12) 95-96
Pacers (32-21) – Bobcats (12-40) 101-77
Celtics (28-24) – Bulls (30-22) 71-69
Nets (31-22) – Nuggets (33-21) 119-108
Knicks (32-18) – Raptors (21-32) 88-92
Pistons (21-33) – Wizards (15-36) 96-85
Bucks (26-25) – Sixers (22-29) 94-92
Hornets (19-34) – Blazers (25-28) 99-63
Timberwolves (19-31) – Jazz (30-24) 93-97
Mavericks (23-29) – Kings (19-35) 123-100
Clippers (38-17) – Rockets (29-26) 106-96