A scuola i primi giorni del nuovo anno scolastico vengono impiegati per raccontare cosa si è fatto durante le vacanze, oltre alle raccomandazioni che ogni insegnante impartisce al proprio alunno prima che l’anno scolastico inizi davvero. Tutto ciò non è molto diverso nell’NBA, con una netta differenza in termini di divertimento tra gli scolari nei loro banchi ed i giocatori impegnati sul parquet.
In quella foto di inizio stagione i tifosi cercano di capire cosa la propria squadra del cuore riuscirà a fare: da questo punto di vista le prime partite di pre-season possono aiutare nell’analisi, a patto di non prendere per oro colato risultati e verdetti espressi.
EASTERN CONFERENCE
Nella conference orientale, interessata da grandi cambiamenti, si segnalano positivamente Chicago Bulls e Cleveland Cavaliers: i primi riabbracciando sul campo Derrick Rose (per 23 minuti contro Indiana), mentre i secondi, ancora in attesa di Andrew Bynum, si consolano con le prestazioni del duo Irving-Waiters (32 punti di media realizzati da entrambi) senza dimenticarsi di Tristan Thompson (15.5 punti e 8 rimbalzi di media) determinato a dire la sua in Ohio dopo un’estate di grandi miglioramenti.
A corrente alternata viaggiano al momento Philadelphia Sixers e Toronto Raptors. Per Phila la prospettiva è tutt’altro che rosea ma in questo precampionato si segnalano positivamente Evan Turner (18.8 punti, 7 rimbalzi e 3.3 assist) insieme a Spencer Hawes (11.3 punti e 7.3 rimbalzi) ed a Thaddeus Young pronto a diventare il leader della squadra, ma anche la prova fornita a Manchester contro i Thunder è sembrata incoraggiante per coach Brown.
Per i Raptors invece si prova a ricostruire la franchigia puntando tutto su Rudy Gay abbinato a giovani interessanti come DeRozan, Valanciunas e Hansbrough (almeno 9 punti di media per i tre), non sarà facile ma il roster sembra comunque di buon livello.
Note negative arrivano invece a casa dei Boston Celtics: orfani di Doc Rivers, Kevin Garnett, Paul Pierce e Rajon Rondo ancora infortunato, nelle prime tre gare di pre-season i Celtics hanno raccolto tre sconfitte consecutive e rendimenti altalenanti da parte di Avery Bradley, Jeff Green e Gerald Wallace, vincendo contro dei Knicks totalmente rimaneggiati questa notte.
WESTERN CONFERENCE
Ad Ovest gli Houston Rockets ed i New Orleans Pelicans sono le squadre seguite con maggiore interesse. Con l’approdo nel Texas di Dwight Howard, i texani coltivano ambizioni da contender e nelle prime tre partite di preseason sono arrivate due vittorie (ai danni degli Indiana Pacers, una a Manila e una a Taiwan) ed una sconfitta (contro i Pelicans). Oltre al “barba-Harden” (fautore di 21 punti di media) vanno tenuti d’occhio Chandler Parsons (13 punti di media) e Omri Casspi (18.5 punti e 6 rimbalzi di media) attendendo il definitivo salto di qualità di Jeremy Lin (12.5 punti, 4.5 rimbalzi ed altrettanti assist).
A dispetto delle previsioni i Pelicans hanno trovato tre vittorie (contro Houston, Dallas ed Orlando) con tanto di nota di merito per Anthony Davis (25 punti e 6.3 rimbalzi di media) e Jrue Holiday (11.7 punti e 6 assist) a cui si aggiungono due guardie in grande forma come Austin Rivers ed Antony Morrow (doppia cifra di media per entrambi).
Meno bene va invece ai Los Angeles Lakers (al 50% di vittorie) ancora in fase di rodaggio prima dell’inizio della nuova stagione. Con Kobe Bryant assente almeno fino all’inizio della regular season, LA si è ritrovata nelle ultime tre gare a tirare sotto il 40% guadagnando due sconfitte ed una vittoria. Positivo l’esordio giallo-viola per Chris Kaman (sempre in doppia cifra nelle sue tre presenze in campo) e per Xavier Henry (13.3 punti di media) mentre andrà monitorato Nick Young (titolare di 13.3 punti di media).
Le prime gare di pre-campionato fotografano una NBA ancora avvolta da un velo di mistero, ma tutto ciò che si vede sul campo rappresenta lo stato dei lavori per la nuova stagione, e può rappresentare un rischio ignorare totalmente tali indicazioni (chiedere ai Lakers dell’anno passato).