Pochi giorni all’inizio della regular season e siamo arrivati all’ultima Division della Western Conference da analizzare (qui le altre: Northwest e Pacific), la Southwest, che annovera tra le cinque squadre i campioni NBA in carica dei Dallas Mavericks. Dirk Nowitzki e compagni sono cambiati tantissimo rispetto allo scorso anno perdendo giocatori importanti come Chandler, Butler e Barea, ma aggiungendo Lamar Odom e Vince Carter, due veterani che possono gicoare più ruoli; tra le guardie invece si attende la definitiva esplosione di Beaubois, ma sembra che il proprietario Cuban possa avere almeno un altro colpo a sorpresa in canna per migliore un roster non al livello della passata stagione, ma che comunque dovrebbe mantenere la testa della division.
Dietro ai Mavs dovrebbe essere una lotta a due tra gli esperti e inossidabili San Antonio Spurs e i giovani rampanti, vera sorpresa degli ultimi playoff, Memphis Grizzlies. I nero-argento partono sempre da Duncan-Ginobili-Parker-Popovich e attorno ci sono i comprimari adatti al loro sistema di gioco; la partenza di Hill lascia un vuoto dietro al play francese che difficilmente TJ Ford riuscirà a colmare, mentre Jefferson per ora rimane, anche se la tentazione di usare la amnesty clause si di lui per liberare spazio salariale resta alta. Sotto canestro la coppia Splitter-Blair dovrà dare parecchio venendo dalla panchina perchè l’età di molti giocatori potrebbe pesare in una stagione così piena di impegni.
Proprio il fatto anagrafico potrebbe favorire i Grizzlies che invece sono una delle franchigie più giovani dell’intera Lega: confermato Marc Gasol (pagato con il massimo salariale) che andrà a fare reparto con Randolph, dall’infortunio ritorna anche il leader della squadra, Rudy Gay, che promette un ventello di media e tanto atletismo; Conley si è dimostrato in crescita, mentre la panchina dovrà essere rinforzata e bisognerà chiarire la situazione di OJ Mayo, già ceduto a febbraio (ma fuori tempo massimo) e quasi spedito a Indiana qualche settimana fa.In super-ricostruzione infine troviamo sia i New Orleans Hornets sia gli Houston Rockets: NOLA è reduce dalla trade-Paul in cui ha perso il suo miglior giocatore ottenendo però in cambio Gordon, Kaman, Aminu e una scelta al draft che potrebbe essere alta; perso anche West gratis in estate, c’è da rifondare facendo qualche altro movimento per prendere un play e aumentare le rotazioni dalla panchina.