LEBRON VINCE LA CLASSIFICA ASSIST - L’idea non sembra poi così inimmaginifica: le doti di passatore e la visione di gioco del Re sono fuori dal comune. Ha una capacità di trovare l’uomo libero che aveva Magic Johnson e che oggi hanno Kidd e Nash: se finora ha sempre viaggiato intorno ai 7 assist a sera con compagni tutto sommato buoni, cosa potrebbe fare con compagni che si chiamano Wade o Bosh? Ma anche con un tiratore puro come Mike Miller? Per non parlare di James Jones e Eddie House… Proprio per il fatto di essere non “la” stella, ma “una” delle stelle, LBJ potrebbe puntare a questo traguardo.
I MILWAUKEE BUCKS IN FINALE DI CONFERENCE - Qui la situazione si fa già più complessa. Ad Est, come sempre, il pronostico è sempre molto aperto: Magic, Heat, Celtics, con Hawks e Bulls, sembrano le favorite ai primi posti. I Bucks sembrano certi di fare la post season, anzi, molto più che certi. Poi molto dipende dagli accoppiamenti: lo scorso anno si sono suicidati con gli Hawks, ma quest’anno c’è un Jennings più forte e maturo, hanno tenuto Salmons, hanno aggiunto Maggette, Gooden e Douglas-Roberts. La verità, a mio parere, è che tutto gira attorno alla presenza di Bogut: se l’australiano ripete l’ultima stagione, da assoluto All Star, ecco che la finale ad est non sembra così utopica.
I CLIPPERS AI PLAYOFFS… - Ecco, questa sì che è grossa!! Non tanto per la squadra in sè, ma per la tradizione negativa e la sfiga che aleggia sulla seconda squadra di LA. Però hanno un roster vario e competitivo: Baron Davis è un leader, Gordon è un signor cannoniere, con la maturità di un oro mondiale, e il duo Kaman-DeAndre Jordan rappresenta due lunghi che si completano alla grandissima. Dita incrociate per la salute di Blake Griffin, grande atteso, e per l’inserimento di tre rookie che hanno fatto bene a livello collegiale come Aminu, Bledsoe e Warren.
… NUGGETS FUORI DALLA POST SEASON - Per una squadra che entra, ce ne deve essere una che esce. E potrebbero essere proprio i Nuggets: probabilmente anche con Melo, certamente senza Anthony. Il giocatore aspetta solo di andarsene, in Colorado ci sono troppi punti di domanda, a partire dalla salute di coach Karl e di elementi chiave come Nenè, Martin e Birdman Andersen. In più, Billups non potrà tornare quello del 2009, Smith è inaffidabile e l’acquisto Harrington sembra faccia un po’ scopa, come testa, con gli altri… Sembra davvero finito un ciclo a Denver.
KWAME BROWN TITOLARE NEI BOBCATS - Questa è grossa, ma grossa per davvero. Cosa unisce i Bobcats a Kwame Brown? Michael Jordan, ovviamente. MJ è il proprietario della franchigia di Charlotte, ma è anche colui che scelse Kwame al n.1 del Draft 2001 coi Wizards. Un bust clamoroso, che ha segnato la carriera manageriale di Jordan. Ora Brown ha la grossa chance, a 28 anni, di ridare indietro qualcosa a Michael e potrebbe farlo proprio con la maglia dei Bobcats: Mohammed e Diop non sono grandi avversari per un posto in quintetto.