La Big 12 Conference racchiude dodici atenei nella fascia centrale degli Stati Uniti, la zona del Midwest, le pianure centrali attraversate dai grandi fiumi che collegano l’est all’ovest. Il college di riferimento è Kansas: i Jayhawks basano le radici della loro storia addirittura ai tempi di James Naismith, passando poi per grandi nomi come Phog Allen, Wilt Chamberlain, Larry Brown e per ultimo Bill Self, l’attuale coach che ha portato il titolo nel 2008 con la squadra guidata da Mario Chalmers. Insieme ai cugini di Kansas State, dell’All American Jacob Pullen, sono i grandi favoriti sia nella conference, sia per un posto alle Final Four. Occhio però a Baylor, Missouri e Texas, ricche di grandi prospetti.
Kansas Jayhawks - Inizialmente i Jayhawks partivano dietro ai Wildcats di Kansas State, ma le prime prestazioni hanno subito rilanciato la squadra di Self. Pur avendo perso tre stelle del calibro di Sherron Collins, Xavier Henry e Cole Aldrich, si riparte dai gemelli Marcus e Markieff Morris, due ali solide che portano punti e rimbalzi, si attende la definitiva esplosione dell’esterno Tyshawn Taylor e si aspetta che possa scendere in campo il fenomenale play Josh Selby, secondo solo a Kyrie Irving nel ruolo tra i liceali, fermato per 9 gare dalla Ncaa per illegalità nel reclutamento. Da seguire anche i tiratori bianchi Reed e Morningstar. Insomma, anche quest’anno bisognerà tener conto di Kansas.
Kansas State Wildcats - I Wildcats sono certamente alla pari di Kansas. I ragazzi di coach Frank Martin ruotano attorno all’esperienza e alla grande leadership del play Jacob Pullen, stella indiscussa dopo l’addio di Dennis Clemente. Pullen ha impressionato tutti gli scout anche in estate quando ha disputato diverse amichevoli contro Team Usa. Attorno a lui diversi buoni giocatori, atletici e versatili, come Jamar Samuels e Curtis Kelly. Da seguire inoltre Freddy Asprilla, che finora si è mostrato stoppatore di primo livello. In questo inizio di stagione hanno perso solo con Duke ma hanno le carte in regole per centrare la Final Four.b
Baylor Bears e Missouri Tigers - Due squadre che possono sorprendere e dar fastidio a tutti. I Bears hanno perso Ekpe Udoh e Tweety Carter ma possono contare su una delle migliori guardie della nazione, LaceDarius Dunn, e su uno dei top recruits, Perry Jones, ala dal potenziale enorme, lungo, magro, atletico, braccia interminabili e capace di fare qualsiasi cosa sul campo. Ricorda tantissimo il primo Tracy McGrady: deve migliorare tanto sul tiro da fuori ma per il resto è ok. In mezzo all’area c’è un autentico animale come Quincy Acy. Per quanto riguarda i Tigers, hanno reclutato bene col play Phil Pressey e Ricardo Ratliffe, e possono contare su tre reduci della passata stagione che sono garanzia pura: English, Bowers e il cannoniere Marcus Denmon.Le altre - I Texas Longhorns come al solito pescano alla grande tra i liceali: persi Avery Bradley dopo un solo anno e i senior Damion James e Dexter Pittman, tutti in Nba, si punta sull’all around Jordan Hamilton e sul play J’Covan Brown. Molto interessanti le matricole canadesi Tristan Thompson e Cory Joseph, due McDonald’s All American, insieme anche all’Hs. Ala dall’immenso atletismo il primo (2 stoppate di media in stagione), play velocissimo e di talento il secondo. I Colorado Buffaloes ruotano attorno al talento da Nba delle guardie Cory Higgins e Alec Burks, due che non hanno mai avuto problemi a mettere punti a referto: si riparte da coach Tad Boyle dopo l’addio di Bzdelik, volato a Wake Forest. Da seguire inoltre David Loubeau, ala degli Aggies di Texas A&M. Le altre sono Oklahoma Sooners, Oklahom State Cowboys, Iowa State Cyclones, Texas Tech Red Raiders e Nebraska Cornhuskers.
Guarda gli highlights di Perry Jones di Baylor, il prospetto più interessante della conference