Siamo alle porte del Torneo Ncaa, la fase finale della stagione di college basket, il campionato universitario americano, un bacino incredibile di talenti e storie da raccontare. Proprio alla vigilia del via della grande festa che porterà alla Final Four di Houston, abbiamo fatto qualche domanda ad Alessandro Mamoli, voce del basket di Sky e grande conoscitore, oltre che appassionato, di pallacanestro collegiale. Quest’anno purtroppo non ci terrà compagnia sugli schermi di Sky Sport con l’Ncaa (tutte le gare comunque su Espn America, canale 214) ma ci ha fatto conoscere i personaggi più cool sulle pagine di Rivista Ufficiale Nba.
Partiamo con una domanda secca: Secondo te Ohio State, la numero uno del ranking, è la favorita d’obbligo del Torneo?
“Resta una delle squadre favorite, tra le più complete in ogni reparto con sotto canestro il probabile miglior giocatore interno di tutto il college: Jared Sullinger“.
Ok Ohio State, ma forse bisognerà considerare i campioni in carica: Duke può ripetersi considerando l’esperienza di coach Krzyzewsky e tre giocatori ottimi come Smith, Singler e Seth Curry?
“Dopo aver dominato la finale del torneo della Acc, Duke ha confermato di potersi ripetere anche se il back to back (due titoli consecutivi, l’ ultima fu Florida nel 2006 e 2007) è merce rara nel College Basket, per il tipo di formula e per l’ alto numero delle partecipanti. Ma restano tra le 4 favorite soprattutto se recuperano Kire Irving“.
“Kansas per profondità e per come hanno dominato il torneo della Big 12 (primo turno a parte) mi sembra la squadra più solida del tabellone anche se quest’anno provo un debole per Pittsburgh. Tra le delusioni, considerando i pochi cambiamenti rispetto alla squadra che l’ anno scorso raggiunse la Final Four, dico Michigan State, anche se Izzo nel mese di marzo è in grado di tirar fuori il meglio dalle sue squadre“.
Parliamo invece di premi individuali: Chi merita il titolo di miglior giocatore della stagione? Chi invece lo vincerà?
“Per rapporto mezzi fisici/risultati, il miglior giocatore della nazione è indubbiamente Jimmer Fredette. Un realizzatore così al college forse non si vedeva dai tempi di Maravich. Se invece consideriamo le prospettive relative ad un futuro ad alto livello in NBA, Jared Sullinger di Ohio State e Derrick Williams di Arizona hanno dimostrato di avere già oggi il DNA per il piano di sopra. Il premio se lo contenderanno Fredette, Sullinger, Kemba Walker e pochi altri“.
“Recentemente ho avuto modo di parlarne con scout e GM NBA. Tutti mi hanno detto che, non solo verrà scelto (probabilmente nelle prime 15) ma che giocherà eccome in NBA. Pur mostrando particolare entusiasmo per il giocatore, aspetterei però di vedere dove viene scelto, chi lo sceglie, chi lo allena, quanto spazio avrà. Butto lì : se lo scelgono ad esempio i Jazz con la scelta avuta dai Nets per lo scambio Williams, essendo un giocatore che ha trascorso 4 anni a Provo (nello Utah), avrebbe un senso. Potrebbero, esagero, farlo diventare un progetto da giocatore franchigia. Aspettiamo il draft e poi facciamo le valutazioni“.
Vediamo come sono andati i debuttanti al college: Quale è stato il freshman di maggiore impatto?
“Jared Sullinger senza dubbi, ma Harrison Barnes è cresciuto tantissimo nell’ ultima parte di stagione“.
Andiamo al sodo: Un pronostico, chi va alla Final Four, e chi vince il titolo?
“Qui andiamo male, perché come ben sapete, con questo tipo di formula è quasi impossibile indovinare. Tabellone alla mano ci proviamo comunque: Ohio State, UConn, Kansas e Pittsburgh alla Final Four. Retina finale contesa da Ohio State e Kansas“.
Per concludere, facciamo un bel passo avanti: In chiave Draft, chi vedi nelle prime tre posizioni di scelta?
“Derrick Williams, Harrison Barnes e Jared Sullinger, scegliete voi l’ordine“.