Magazine Basket

NCAA: Pitino e i suoi boys ce l’hanno fatta

Creato il 10 aprile 2013 da Basketcaffe @basketcaffe

Missione compiuta per la Louisville di Rick Pitino, vincitrice del titolo NCAA 2013 al Georgia Dome di Atlanta in finale contro Michigan. Per i Cardinals è il terzo titolo della storia mentre per il 60enne coach nato a New York nel 1952, ma di chiarissime origini italiane, si tratta del secondo successo in carriera con due college diversi, unico a riuscirci. Il primo titolo arrivò nel 1996 con Kentucky, gli acerrimi rivali statali di UL, dopo che nel 1987 Pitino portò alla Final Four Providence. La forza del gruppo, reduce dal grande ballo del 2012 a New Orleans (sconfitti in semifinale da Kentucky), ha prevalso sul talento individuale e così la vittoria è arrivata.
Pitino, che il prossimo settembre entrerà nella Hall of Fame di Springfield insieme, tra gli altri, a Gary Payton e Bernard King, è riuscito dove nessuno ce l’ha mai fatta, ovvero portare due università diverse sul gradino più alto del College Basket. Larry Brown, Roy Williams, Frank McGuire non ci sono riusciti. Coach Pitino, dal 2001 a Louisville, è riuscito a trasformare i suoi giocatori e, nonostante venga considerato uno snob, uno che non viaggia con la squadra ma con i jet privati, uno che guarda prima al business, ecc…, la sua mano si vede, eccome: si è affidato a Siva dandogli le chiavi della squadra, ha disciplinato un cavallo pazzo come Russ Smith (il coach ha chiamato un suo cavallo Russ-dicolous), ha fatto diventare Dieng un giocatore vero, affinandogli i fondamentali e rendendolo il perno della sua difesa, e ha responsabilizzato gli altri, da Behanan a Hancock, passando per Blackshear, Henderson, Harrell e lo stesso Ware, comunque fondamentale nella cavalcata vincente.

Queste le parole del coach nel post gara, lui che ha guidato la squadra a 16 vittorie di fila per chiudere la stagione e che ha promesso ai suoi ragazzi che si sarebbe fatto un tatuaggio in caso di titolo.

Non riesco a credere che sia successo. Abbiamo avuto una marcia incredibile, 16 vittorie di fila, con la regular season e il torneo della Big East. Poi il numero 1 nel seeding. Questi ragazzi hanno dovuto convivere con una grande pressione. Sono stati fantastici, meravigliosi“.

Poi sulla partita, a partire dal primo tempo sofferto.

Albrecht? Mi sono chiesto ‘Da dove è uscito questo ragazzo?’. Sembrava Len Bias, Pistol Pete, segnava da ogni posizione. Sapevamo che era un tiratore ma non che potesse rimpiazzare totalmente Trey Burke. E’ stato incredibile“.

Una battuta infine sulla situazione di Ware.

E’ stato fondamentale per questa vittoria. Contro la Duke di coach K, il migliore allenatore dai tempi di Wooden, i ragazzi sono riusciti a stare concentrati e Kevin, pur non essendo in campo, era con noi, tutti lo sentivano. La sua assenza è stata importante perchè ci ha costretti a rivedere le rotazioni ma Tim (Henderson, ndr), Luke (Hancock, ndr) e gli altri sono riusciti a non far sentire la sua assenza“.

Per coach Pitino si chiude al meglio una settimana fantastica: titolo NCAA con i suoi Cardinals, suo figlio Richard, 30 anni, è stato nominato capo allenatore a Minnesota al posto di Tubby Smith, e il suo cavallo Goldencents correrà il mitico Kentucky Derby. Ora il meritato riposo e poi si penserà alla prossima stagione: non ci sarà più Peyton Siva, che ha terminato la carriera collegiale, Russ Smith e Dieng dovranno decidere se uscire in anticipo per l’NBA o meno, mentre si ripartirà da Behanan, Hancock, Harrell, Blackshear. Arriveranno due playmaker: Chris Jones, da un junior college, e Terry Rozier, dall’Ohio, nella classifica dei Top 100 liceali di Espn.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :