Necropolis – La città dei morti di J. E. Dowdle: “nelle viscere di Parigi”

commento di Antonio Gentile

Summary:

“Alcuni giovani esploratori sono alla ricerca di antichi misteri nascosti in misteriosi cunicoli del sottosuolo parigino. Ma ad attenderli troveranno agghiaccianti figure spettrali materializzate dai loro incubi”.

Necropolis – La città dei morti di J. E. Dowdle con il titolo originale “As Above, So Below” è un suggestivo e adrenalinico Thriller/horror ambientato nelle catacombe parigine, attraverso un dedalo di interminabili gallerie sotterranee ramificate per circa 200 Km. I fratelli John Erick e Drew Dowdle esperti in horror sono al loro quarto film sul genere dopo il notevole docu-horror “The Poughkeepsie Tapes” e i deludenti “Quarantina” e “Devil” ( a sfondo sovrannaturale) riproponendo alcune ambientazioni claustrofobiche e allucinatorie di grande effetto. I fratelli Dowdle questa volta confezionano un horror d’avventura intriso di mistero come i romanzi di Dan Brown ma con il gusto dell’avventura che ci riconduce alla epica Lara Croft, personaggio solo in parte incarnato dalla protagonista Perdita Weeks volutamente combattiva e in stile guerriglia.

Scarlett (Perdita Weeks “The invisible Woman”), è una giovane ragazza ormai senza più alcun legame familiare e affettivo, con la voglia di riscattare le sue ambizioni di esploratrice in una Parigi contemporanea, con coraggio e determinazione, decide, in compagnia di altri quattro amici e colleghi tra cui George (Ben Feldman che ricordiamo in “Cloverfield” e “Venerdì 13”), e gli attori Edwin Hodge e James Pasierbwicz, di inoltrarsi in esplorazioni sotterranee alla ricerca di antichi misteri correlati con la cripta sepolcrale dell’alchimista Nicolas Flamel risalenti al XVIII secolo. I ragazzi seguono un percorso inesplorato alla ricerca della reliquia nascosta, strisciando a tentoni su cumuli di ossa umane e scoprendo il segreto custodito nella città dei morti. Un segreto che li condurrà inevitabilmente a ritrovare le paure e i demoni della loro stessa psiche nascoste nel passato personale.

L’idea del progetto per la realizzazione di Necropolis – La città dei morti scritto e diretto da J.E. Dowdle e coadiuvato in fase di sceneggiatura da suo fratello Drew, nasce da un interessamento di Thomas Tull, produttore della “Legendary Pictures”, su un progetto cinematografico interamente girato nei cunicoli sotterranei di Parigi, nulla di nuovo considerando “The Descent” (2005) di N. Marshall e “Catacombs” (2007) di Eliot e Coker se non fosse per l’esclusiva esplorazione delle catacombe nascoste nel sottosuolo parigino. I due filmmaker accettano volentieri la proposta per la direzione del film, costruendo una storia sovrannaturale a carattere psicologico che racconta di un gruppo di giovani alla ricerca di un antico mistero. Un mix d’horror e di avventura girato con la tecnica del foud footage accolta per motivi pratici. La tecnica si basa sul montaggio delle telecamere e delle lampade d’illuminazione sui caschi degli attori per evitare primi piani e favorire uno stile crudo e realistico. L’idea dei fratelli Dowdle era quella di dare spessore ad un’esperienza vissuta in un’ambientazione reale, li dove le paure amplificate dei singoli partecipanti daranno vita ad esperienze del tutto irreali generando incubi vissuti ad occhi aperti.

J. E. Dowdle e Drew cresciuti e ispirati da sempre ai capolavori horror del passato come “Shining”, “Allucinazione perversa”, “Rosemary’s Baby”, “L’esorcista” e tanti altri titoli che consideriamo capolavori intramontabili, trovano sempre le giuste condizioni per girare horror/thriller innovativi e insoliti, spesso identificati come arty, veri elementi di rottura narrativa pretenziosi ed eclatanti che mantengono lo spettatore sul filo del rasoio o lo stupiscono per tutta la durata del film.

Attendiamo l’11 Settembre l’uscita nelle sale di Necropolis – la città dei morti di J. E. Dowdle. “Cosa c’è di più terrorizzante che percorrere labirinti sotterranei disseminati da demoni”.

di Antonio Gentile per Oggialcinema.net