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Negazionismo, che passione

Creato il 28 dicembre 2011 da Dragor

“Il genocidio degli ebrei?Tutte storie, Hitler gli dava le caramelle. Il genocidio dei Tutsi? Una balla gigantesca, guardate quanti ce ne sono in circolazione. Il genocidio degli armeni? Un falso storico, i Giovani Turchi si travestivano da Babbo Natale e gli portavano i regali.”

Nel mio mondo ideale non si dovrebbe essere puniti per queste affermazioni. Sono false, d’accordo, ma di affermazioni false è pieno il mondo. Perché punire proprio queste? Non sono nemmeno le più distruttive. Come sapete, sono contrario a tutti i tabù, compreso quello dei genocidi. La gente deve poter criticare liberamente, senza paura di finire in galera. Che i nazisti neghino l’Olocausto, che i preti neghino il genocidio dei Tutsi, che i Turchi neghino quello degli Armeni.Negare l’evidenza equivale ad affermare senza prove, attività che non si sconfiggono con la legge ma con l’intelligenza. L’indagine storica deve essere libera, non condizionata da minacce repressive. Se un genocidio non mi sembra tale, devo essere libero di dirlo. E naturalmente devo provare la mia affermazione, se non voglio passare per cretino.

Così non approvo la nuova legge francese che punisce chiunque neghi il genocidio degli armeni.I turchi, che al massimo riconoscono di avere fatto bobo a 1 o 2 armeni, sono andati in bestia. Per dimostrare come sono maturi per entrare in Europa, hanno minacciato di morte e stupro Valérie Boyer, la parlamentare autrice della legge. “Questa legge è un attentato alla libertà di espressione”, ha sbraitato Erdogan dopo avere richiamato l’ambasciatore.

Sì, ma forse il caro Tayyipha dimenticato che nel 2000 la Turchia ha fatto una legge che punisce chiunque riconosca il genocidio degli armeni. Anche questo è un attentato alla libertà di espressione. Chi di legge ferisce…

Dragor


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