Nei panni di un leghista

Creato il 05 aprile 2012 da Ilgrandemarziano
In casi come questi niente può consolarmi più di una bella, rinfrancante dissonanza cognitiva. Per la serie, ho creduto loro per vent'anni. Sono rimasto appeso alle loro parolacce, ai loro pugni alzati, al loro pane-al-pane, al verde delle loro bandiere, speranza autentica come un sapore di salsiccia cotta su una stufa a legna, la prima che io abbia mai visto, in cui io abbia mai creduto, con quella fragranza, intensa, forte, vera e selvaggia, magari anche un po' bruciacchiata come un vaffanculo gridato con voce roca. Mi sono fidato. Perché loro erano come me, venivano dal basso, dalla gente, erano portavoce genuini del cuore del popolo di cui faccio parte, quello di carne e sangue, sudore e terra, quello dei rastrelli e dei forconi, dei torni e dei pallet, pescatori di carpe e trote. Solo la voglia di fare sentire le proprie voci, il proprio dissenso, il proprio "Basta!". Niente sofisticazioni, come un buon vino doc delle mie terre.
E adesso?
Adesso, mi spiace, ma non ci credo. E no, cari miei. Non posso farlo. Adesso è ovvio che si tratta di un complotto, altrimenti perché l'avrebbero fatto proprio nel giorno della presentazione delle liste elettorali? Adesso non può essere. Adesso sono quelli di Roma, la Roma Ladrona, sempre lei, che si sentono assediati e tentano di screditarci costruendo accuse infamanti. Adesso stanno cercando di farci stare zitti, di accerchiarci, di ricattarci, di annientarci, perché facciamo paura, perché siamo scomodi, perché siamo gli unici che stanno tenendo duro, come solo noi sappiamo fare. Adesso le persone coinvolte (i nostri punti di riferimento), persone perbene, certamente sapranno spiegare, saranno capaci di fare luce sull'inganno di cui sono state vittime. Del resto come ci si può difendere dai giudici, nel momento in cui i giudici decidono di prenderti di mira, magari grazie all'intercessione di qualche potere occulto? Per questo farà benissimo a denunciare chi ha speso quei soldi per la ristrutturazione della sua casa. Del resto è normale che qualcuno paghi la ristrutturazione di casa tua (anzi, non una casa, una villa!) a tua insaputa! Figurarsi! Al punto che alla fine non c'è spazio nemmeno per un «Grazie, a buon rendere!» Quindi perché lui dovrebbe andarci di mezzo? No, non è possibile. E allora, gente, fate come me, rimboccatevi le maniche, mostrate i muscoli, ribellatevi, difendete la causa: non possiamo farci mettere i piedi in testa in questo modo, perché quelli di Roma stanno cercando di fregarci, di spazzarci via. Per questo è il momento di scavare la trincea, di fare testuggine, stare uniti e compatti di fronte all'avversità e vedrete che sapremo tirarci fuori anche da questa.
Del resto qual è l'alternativa?
L'alternativa sarebbe ammettere che per vent'anni sono stato un boccalone professionista, per vent'anni mi sono lasciato prendere per il culo in un modo che nemmeno Mr. B., per vent'anni mi sono anche impegnato come volontario perché ci credevo, alle feste, col fazzoletto verde annodato al collo, ho dato una mano, mi occupavo di versare il vin brulé nei bicchieri di carta, di girare le bistecche d'orso sulle griglie sfrigolanti, ma in quegli stessi vent'anni ho dato fiducia a persone che hanno finito per cedere alle lusinghe del potere e per essere inglobate in quel medesimo sistema che sostenevano (e sostengono) di odiare e combattere con tutte le loro forze. L'alternativa è ammettere il mio errore, darmi (almeno) dell'idiota, mandare giù il rospo del Po e voltare pagina.
Ma non lo farò. Perché le cose si sistemeranno, vedrete. Verrà fuori la responsabilità (unica) del marcione bastardo che si è preso gioco della fiducia altrui. E potete scommettere che non sarà come le altre volte, perché noi siamo diversi. So già che qualcuno (come al solito) lo chiamerà capro espiatorio, ma io non gli crederò.

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