Due fattori mi hanno convinto ad andarlo a vedere: il trailer decisamente interessante e le recensioni più che positive che ho letto.
La sinossi del film è abbastanza semplice: Eddy Morra (Bradley Cooper) è uno scrittore non troppo capace che vive una vita trasandata, ha un brevissimo e fallimentare matrimonio alle spalle e di recente è stato scaricato dalla fidanzata che non riesce più a sopportare il suo stile di vita fatto di consumo smodato di sigarette e alcol. La sua vita inizia a cambiare radicalmente dopo aver assunto un farmaco capace di ampliare le proprie capacità cognitive, permettendone l'uso al 100%. Ovviamente una simile frenetica attività cerebrale comporta degli effetti collaterali devastanti e contemporaneamente Eddy dovrà vedersela con loschi individui interessati allo stesso farmaco, riuscirà a cavarsela?
Il film si sviluppa a livello di trama come un fanta thriller con sfumature ironiche, il tema della dipendenza da farmaci non viene approfondita particolarmente, se non gli effetti che causa durante il periodo di astinenza. Invece a livello visivo il film fa un largo uso di effetti speciali, come sovrapposizioni di immagini che mostrano i numerosi possibili scenari che il protagonista "vede" grazie al farmaco che potenzia le sinapsi.
Durante la visione del film siamo bombardati da tantissime scene, piccoli tasselli che costituiscono una trama abbastanza scontata, a mio avviso è stato deludente il rapporto tra Eddy Morra e il magnate dell'energia Van Loon (Robert de Niro), il quale si serve di Eddy per sviluppare accordi di fusione tra società per acquisire il monopolio nel settore energetico.
Di per sè il film non ha un vero e proprio finale, l'intera architettura si basa su gli effetti positivi e negativi indotti dall'uso di farmaci, intorno a questo assunto si sviluppa una trama classica che lo spettatore segue, sperando in qualche colpo di scena o finale ad effetto.
Posso concludere affermando che il film ha delle potenzialità e spunti non da poco conto, anzi. Il vero problema è la trama e la sua struttura, troppo superficiale e che non risponde a certi dubbi che in modo naturale e univoco sorgono nello spettatore, lasciando quindi alcune perplessità di fondo.
Voto: 7