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Nel 2013 a Napoli meno incidenti di Roma e Milano, ma il salasso RCA continua

Creato il 05 novembre 2014 da Vesuviolive

Napoli: incidenti stradali

Il Rapporto Aci-Istat sugli incidenti stradali nel 2013, presentato a Roma, mostra il seguente quadro.

Napoli è il comune con l’indice di mortalità più alto (1, 69 morti ogni 100 incidenti). Fanno seguito Catania, Trieste e Torino. In tutta Italia, nello scorso 2013 nel mese di luglio si sono verificati 17.776 incidenti con gravi lesioni personali. L’orario in cui si verificano maggiormente oscilla tra le 3 e le 6 del mattino.  Il maggior numero di morti è stato invece registrato ad agosto con la media di 11 incidenti al giorno. La domenica è il giorno in cui si verificano più incidenti.

Roma è il centro dove sono avvenuti più incidenti, ben 12.974, seguita Milano (9.118), Genova (4.008), Torino (3.120) e Firenze (2.617), mentre a Napoli gli incidenti si fermano 1.835. Nonostante ciò il costo a Napoli delle tariffe RCA sono tra le più alte in Italia, mentre nei comuni del Nord citati si paga molto di meno per l’assicurazione. La stessa situazione è emersa anche negli scorsi anni, e tuttavia le compagnie assicurative continuano a praticare prezzi fuori da ogni logica.

Secondo il rapporto, inoltre, circa un terzo degli incidenti su strade urbane (32%) avviene nei grandi centri. Da parte dei cittadini vengono chieste più opere di sicurezza e di manutenzione stradali, oltre all’efficacia dei dovuti controlli. Sanzioni più severe, come quelle previste dal nuovo Codice della strada, potrebbero fronteggiare in maniera notevole i suddetti eventi accidentali.

Revoca della patente in caso di guida in stato di ebrezza, rivelatori di velocità, forze dell’ordine e buona coscienza da parte dei guidatori sono le basi per una nuova piattaforme di regole della stradale, in città come in provincia. Inoltre, è aumentato il numero dei bambini deceduti a seguito di un incidente; da qui, il monito a rafforzare le misure di sicurezza anche per costoro.

Potete leggere il rapporto completo a cura dell’Istat e dell’Aci CLICCANDO QUI e scaricando il testo integrale.


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