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Nel Cilento il “festival” della pesca illegale al tonno

Creato il 30 ottobre 2013 da Makinsud
Nel Cilento il “festival” della pesca illegale al tonno

La pesca illegale sta diventando sempre più un serio problema soprattutto per quanto riguarda  la salvaguardia dell’ecosistema marino. Il sequestro di 125 esemplari di tonni rossi sottomisura, per un totale di oltre un quintale e mezzo,  è il bilancio delle azioni di controllo svolte in un solo weekend dalla Capitaneria di porto di Salerno.
La Guardia Costiera a seguito di apposite indagini ha avviato, ormai da tempo, una serrata attività di controllo sulla pesca mirata a verificare le attività in contrasto con le normative vigenti.
In particolare nella zone deltonno Cilento è da più di un mese che continuano ininterrottamente i blitz delle forze dell’ordine contro la pesca illegale, soprattutto dalla Guardia costiera di Marina di Camerota, che hanno portato a numerosi sequestri di tonni rossi e, a volte, anche di pesce spada.

I pescatori fermati, oltre a non avere nessuna autorizzazione  in quanto rientranti nella categoria dei diportisti e quindi tra i cosiddetti pescatori sportivi, sono stati anche trovati in possesso di pesce che non si potrebbe pescare.
Anche se, spesso accade, che siano pescatori professionisti e che a causa dell’illecito commesso, paghino le conseguenze anche sul proprio titolo professionale e sulla licenza di pesca, così come previsto dalla legge, che porta infine alla revoca della stessa licenza.

Il tonno rosso è una specie in via di estinzione, una specie ittica molto pregiata e ricercata sul mercato e perciò è soggetta a rigorosa protezione comunitaria e internazionale. La sua pesca in età prematura interrompe il naturale ciclo biologico di crescita dell’esemplare, arrecando gravi danni anche agli stock della specie in questione. In età matura ogni esemplare raggiunge dimensioni e peso di gran lunga superiori. In questo caso, la maggior parte dei tonnetti sequestrati pesano poco più di un chilo, mentre un tonno adulto può arrivare a pesare alcune centinaia di chili.
Anche in questo caso, i tonnetti sequestrati, dopo il controllo dell’ Asl, sono stati devoluti in beneficenza, mentre i pescatori fermati sono stati denunciati alla procura del tribunale di Vallo della Lucania.
Questa pratica illegale di pesca rappresenta, dunque, una concreta minaccia per la salvaguardia della ricchezza dell’ecosistema marino ed è purtroppo sempre più frequente in molte coste italiane.


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