Ebbene si, non sono scomparso ed ogni tanto trovo qualche notizia che ho ancora il piacere di condividere con chi passa da queste parti. Qualche notizia che non sia le solita triste riflessione su un’attualità che, tolto pochi e rarissimi casi (comunque a mio avviso da studiare ed analizzare ndr), non é che sia un granchè degna d’esser raccontata e commentata. Men che meno di provare
Ma oggi é una giornata particolare. E’ la giornata in cui ricorre il 35mo anniversario dell’uccisione di Peppino Impastato.
Peppino e la sua storia, raccontata anche nel film ‘I cento passi‘ di Marco Tullio Giordana, sono patrimonio e riferimento imprescindibile per tutti coloro che lottano e combattono perchè la mafia ed il suo ‘codice’ non abbiano la meglio su legalità e giustizia. In questi anni si è provato a combatterla in tanti modi, molto spesso si é fatto anche solo finta di farlo anche se, un po’ come nella lotta al doping nello sport, la sensazione é che per tanto che gli si corra appresso si é comunque sempre, drammaticamente e desolatamente in ritardo. Viene veramente da rassegnarsi. Ma si sa, oggi come oggi nessuno ‘regala’ nulla e speranza e fiducia occorre andarsele a cercare da soli.
Per la cronaca Gela é una città a forte infiltrazione mafiosa, é la città dove fu scoperto il primo libro mastro del racket del pizzo, la citta teatro della “strage della sala giochi” dove il 27/11/1990 vennero uccise otto persone e rimasero ferite altre sette in uno di quelli che viene tutt’oggi ricordato come uno dei più feroci regolamenti di conti.
Ma per fortuna Gela oggi é anche molto altro.
E’ una città che sta lottando per rialzarsi, la citta dove ha sede l’Associazione Antiracket “Gaetano Giordano” (nata in memoria di un negoziante del posto assassinato nel 1992 dopo che si era opposto al pagamento del pizzo) che é anche quella che vanta il record di denunce, condanne e arresti in questa lotta senza fine. E frugando qua e la si scopre che é anche la sede dell’Istituto “Salvatore Quasimodo” fresco vincitore del concorso indetto dalla “Fondazione Falcone” dal titolo ‘Geografia e Legalità: sconfiggere le mafie nele mie regioni‘.
I 200 studenti, assistiti e coordinati dalle loro docenti, hanno vinto con un video che affronta il tema dell’omertà raccontando di un episodio realmente accaduto tempo fa nello stesso Istituto. Un alunno venne accusato di aver rubato una t-shirt che indossava e che invece aveva ricevuto in regalo da un altro ragazzo. Tutti a quanto pare sapevano del fatto ma nessuno trovò il coraggio per dirlo. Il video termina con una scritta le cui parole rendono l’idea più e meglio di tanti discorsi
il silenzio e’ mafia!
Non ho trovato traccia del video intero quindi, a chi interessasse, non posso che lasciare qui di seguito i link al sito dell’Ansa dov’è possibile visionare i fue filmati (durata totale 5 minuti):
- Prima parte del video
- Seconda parte del video
A questi ragazzi va il mio personale GRAZIE
per avermi dato la conferma che quanto seminato da persone come
Peppino Impastato, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e da tutti coloro che hanno combattuto e continuano a combattere questo cancro,
non é andato perduto e abbiamo ragione di credere e sperare in un futuro migliore!