A Sitges è nato il Bacardi così come sono nati il primo chiringuito e l’abitudine del divertimento sfrenato notturno. Ieri è stata proprio Casa Bacardi sul piccolo romanticissimo promontorio del centro storico a fare da scenario per i festeggiamenti della consegna del primo premio Bacardi Sitges “spirito indomabile”, assegnato all’attrice Ursula Corberó.
Come si è già detto, il Festival è giunto al momento più vivo e bello della gara. Dimenticato il bagno di folla di Banderas&co. sul red carpet e le feste notturne sugli yatch del porto o nei locali più esclusivi ed alla moda di questo piccolo gioiello sulla costa di Barcellona, ecco che si comincia a porsi la fatidica domanda. Chi vincerà? Quest’anno il Festival ha molte sezioni. Alcune ufficiali in concorso, altre fuori concorso. Sono in concorso i film di tutte le nazionalità, inediti in Spagna e prodotti nel 2013/14. Il tema deve essere ovviamente quello del fantastico, attraverso la comprensione del concetto in generale, tenendo conto prima di tutto della qualità come priorità imprescindibile.
Una giuria internazionale poi, nominata dal direttore del Festival assegna vari premi: miglior film, regista, attore maschile, femminile, sceneggiatura e miglior cortometraggio – seguendo rigidamente gli stessi parametri degli Oscar di Hollywood -; ampio risalto viene dato al pubblico che vota per assegnare il premio miglior film per il pubblico. Il Premio della Critica chiamato “José Luis Guarner” viene assegnato dalla Associazione catalana di Film scrittori e critici per il miglior film. Seguono molti altri premi. Qui interessava solo segnalare che in questa sezione c’è anche il film di Benson. Chi è Benson? Benson è un regista classe 1983, sceneggiatore oltre che produttore e attore. Ha scritto e diretto un film americano di thriller-horror nel 2012 dal titolo “Resolution” con Aaron Scott Moorhead e da allora, è considerato un erede americano di questo filone, come “Spring” il suo ultimo lungometraggio, presentato quest’anno al Toronto International Film Festival, a detta di molti critici, ha dimostrato. E se “Spring” a Toronto è stato un successo, lo stesso ci si aspetta anche a Sitges.
I protagonisti del film sono un interessante Lou Taylor Pucci (lo stesso attore che vinse come miglior attore al festival di Berlino nel 2005 per il film “Thumbsucker” di Mike Mills) e Nadia Hilker. Altra protagonista, bellissima e magnetica, l’Italia. La nostra nazione ed i suoi paesaggi, assolata e marina in tutta la sua bellezza e che si espone al torbido del racconto come un grazia naturale. In Italia, il protagonista, Evan, dopo aver perso tutto, si trasferisce. Lasciata l’America, prima va a Roma e poi si dirige al sud dello stivale dove, grazie al personaggio (equivoco?) di Angelo, un contadino che coltiva ulivi, conosce la donna dei suoi sogni (o dei suoi incubi), Louise. Oggi il programma è fitto dei film candidati ai vari premi. Si entra nel vivo del festival. Chissà a questo punto, chi vincerà.
Di Cristina T. Chiochia per Oggialcinema.net