Magazine Diario personale

Nell'attesa

Da Whitemary
Ieri ho inviato un mio racconto per un concorso. Ansia. Se verrà rifiutato (come temo per svariati motivi), lo pubblicherò sul blog. Continuo a controllare le email anche se è sabato pomeriggio e risulta, quindi, totalmente inutile. Sarà una delle rare volte in cui attenderò il Lunedì con trepidazione. Cosa riescono a farti fare un mucchio di parole. Qualche settimana fa, invece, sono andata alla mostra di Renoir a Pavia. I quadri esposti non sono tra i più noti, ma resta incredibile la pace che l'Impressionismo riesce a trasmette.


Nell'attesa

Les collettes - Renoir


L'Arancione entrò nella sala seguito da tutte le sue Sfumature. Il Bianco e il Nero erano seduti davanti a un' enorme vetrata. Il Blu si stava chiedendo dove fosse il Rosso: non era entrato con suo fratello. Il Verde era appoggiato a una colonna con aria annoiata. Il Giallo arrivò di corsa e si scusò per il ritardo. Il Rosa parlava a bassa voce con il Grigio, tutti gli altri stavano in silenzio e aspettavano. Nessuno di loro sapeva il motivo di quella riunione. Il Nero fece chiudere le porte e si innervosì quando notò che il Rosso mancava. Il Bianco cercò di calmarlo e prese la parola. Spiegò che si trovavano tutti lì perché c'era da dipingere un'ultima tela. Ognuno di loro avrebbe dovuto chiamare le sue Sfumature e insieme avrebbero deciso il disegno. All'improvviso la porta si aprì e il Rosso entrò lento. Si fermò in mezzo agli altri, ma non si scusò. Portava un' idea. Un'idea per la loro ultima opera d'arte. Lo ascoltarono tutti in silenzio e, quando concluse il suo discorso, ognuno sapeva esattamente cosa avrebbe dovuto fare.
B.

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