"Prendo un po' di salvia per il filetto di stasera, ah no, era ortica!” e intanto continuo a camminare perdendomi in queste vie deserte e desolate.Ci son solo io e altri come me. Sempre gli stessi e ormai ci conosciamo bene, c’è “la vecchia che cerca il gatto bianco” che ti chiede,“scusi signorina, ha visto la mia Trilli?”“Eh no signora, mi dispiace”“Trilli è il mio gatto. È tutto bianco, bellissimo. È troppo bello me lo vogliono rubare. Me l’hanno rubato. Sei stata tu a rubarmelo vero? È troppo bello Trilli! Sei stata tu, vero? Stronza, ridammi il mio gatto!”
ogni volta così, che carina, ma non ditele che non vi piacciono i gatti altrimenti vi inseguirà con della pece bollente. Esperienza personale.
Poi potete incontrare “il bambino che ride”. Che è sempre bello sentire la risata dei bambini. E poi in mezzo alla natura: impagabile. Però dopo un po’ anche basta, perché la risata dei bambini è bella ma se prolungata fino a tarda sera diventa leggermente inquietante. Quindi anche basta.E infine c’è “quel ragazzo che parla sempre al cellulare con gli auricolari” che con il tempo ho rinominato “quel ragazzo che sembra parli al cellulare con gli auricolari ma in realtà non li ha gli auricolari. Né il cellulare” insomma “quel ragazzo che parla da solo”.
E quindi niente, mi piace tantissimo camminare fra queste vie cercando erbe e piante, imparando sempre cose nuove di botanica e un giorno chissà, magari, riuscirò a diventare per una sera la protagonista del mio programma televisivo preferito,“Chi l’ha visto?”.
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