Da Einaudi sono in uscita i nuovi romanzi di due tra i più grandi scrittori americani ancora viventi: Roth e Pynchon. Il primo ha scritto l'ennesimo romanzo breve di questa sua fase creativa, Nemesi, e a quanto pare siamo ai livelli del Complotto contro l'America, alla controstoria ambientata a Newark negli anni '40, tra i ricordi d'infanzia dell'autore e l'elegia di una nazione inesistente, il vero tesoro narrativo di Roth, il fulcro della sua scrittura gigantesca e potentissima. In questi anni Roth ha rischiato la svalutazione per eccesso d'offerta, ma i suoi ultimi lavori vanno presi come frammenti di un unico grande romanzo, una tragedia americana dalle potenzialità infinite, massimalista e universale. Qui si trova un'intervista in italiano all'autore e anche il testo originale, in inglese e più lungo. L'altro romanzo è Vizio di forma di Thomas Pynchon, il più postmoderno degli scrittori americani, quello che scrive quasi sempre cose incomprensibili, che costruisce strutture così complesse e articolate che uno a un certo punto si fa sedurre dalla confusione e perde interesse per il libro in sé. Questa volta però, a 70 anni e come sempre nascosto dal mondo, pare abbia cambiato stile e scritto un romanzo leggere e divertente, un noir ambientato negli anni '60 che è una dichiarazione d'amore a quel periodo. Buona lettura, per chi avesse ancora voglia di scrittori grandi da sempre.
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Da Einaudi sono in uscita i nuovi romanzi di due tra i più grandi scrittori americani ancora viventi: Roth e Pynchon. Il primo ha scritto l'ennesimo romanzo breve di questa sua fase creativa, Nemesi, e a quanto pare siamo ai livelli del Complotto contro l'America, alla controstoria ambientata a Newark negli anni '40, tra i ricordi d'infanzia dell'autore e l'elegia di una nazione inesistente, il vero tesoro narrativo di Roth, il fulcro della sua scrittura gigantesca e potentissima. In questi anni Roth ha rischiato la svalutazione per eccesso d'offerta, ma i suoi ultimi lavori vanno presi come frammenti di un unico grande romanzo, una tragedia americana dalle potenzialità infinite, massimalista e universale. Qui si trova un'intervista in italiano all'autore e anche il testo originale, in inglese e più lungo. L'altro romanzo è Vizio di forma di Thomas Pynchon, il più postmoderno degli scrittori americani, quello che scrive quasi sempre cose incomprensibili, che costruisce strutture così complesse e articolate che uno a un certo punto si fa sedurre dalla confusione e perde interesse per il libro in sé. Questa volta però, a 70 anni e come sempre nascosto dal mondo, pare abbia cambiato stile e scritto un romanzo leggere e divertente, un noir ambientato negli anni '60 che è una dichiarazione d'amore a quel periodo. Buona lettura, per chi avesse ancora voglia di scrittori grandi da sempre.
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