di David Incamicia
Di fronte a un'Italia "pietrificata da questo ciarpame" sono le statue a parlare. All'alba di ieri 150 monumenti di Roma, tra cui quelli eretti in memoria di Giordano Bruno, di Pasquino, del bersagliere di Porta Pia, dei garibaldini del Gianicolo hanno deciso di mostrare la propria indignazione. L'hanno fatto indossando dei cartelli, per chiedere al Paese di far vedere che esiste un'Italia diversa da quella corrotta e assuefatta del bunga-bunga.
E' la protesta del movimento dei cittadini Nessun Dorma, che si dice stanco "di un Paese in cui viene permesso al presidente del Consiglio di monopolizzare il dibattito politico con una degradante sequela di comportamenti vergognosi e offensivi della dignità delle donne". Tante le scritte sulle statue, sia in inglese che in italiano: "Nessun dorma, svegliamoci" oppure "Italy: there’s more than bunga bunga". E poi, ancora: "C’è un’Italia che non chiude gi occhi", "Il corpo dell’Italia non è in vendita", "Io non posso muovermi, tu sì". Guarda la fotogallery su la Stampa.
Ma chi sono quelli di Nessun Dorma? Si definiscono un gruppo spontaneo senza alcuna collocazione partitica né organizzazione articolata, "nato semplicemente dall'esigenza da parte di gente comune di far sentire la propria voce". All’interno del gruppo persone di ogni età e classe sociale: professionisti, dipendenti, precari, disoccupati, genitori. "È ora che l'Italia dimostri di essere migliore di come viene rappresentata dall'attuale Governo", afferma il comitato, "una Nazione fatta di donne e uomini che ogni giorno lavorano, o provano a farlo, in maniera dignitosa per creare un Paese migliore, in cui i genitori non spingono le proprie figlie a partecipare ai festini di Arcore. L'Italia è un paese che purtroppo da quindici anni vive nell'umiliazione di una democrazia zoppa".
Giusto: zoppa e per questo paradossale. Un aborto di democrazia, da correggere prima che "altri" stacchino la spina. E come testimoniano i valorosi di Nessun Dorma, esiste davvero un'Italia intenzionata a non cedere a quello che sembra l'inarrestabile deterioramento della sostanza e dell'immagine della politica nazionale e all'evidente declino valoriale della società. Anche le statue si sono indignate. Ora tocca agli altri "simulacri", a noi tutti, persone in carne e ossa ma spesso inerti, alzarci in piedi e riprendere in mano il nostro destino. Senza lasciarci vincere dall'assuefazione a cui siamo stati costretti ma creando un movimento della società civile capace di restituire dignità al Paese.
Nessun Dorma - Il video