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Nessuno che riposa sul vero perdono può soffrire e un corpo malato dimostra che la mente non è ancora guarita. Parte 2.

Creato il 13 marzo 2015 da Greysis
Nessuno che riposa sul vero perdono può soffrire e un corpo malato dimostra che la mente non è ancora guarita. Parte 2. Sat Nam bello essere! Pioggia di benedizioni!!

Se sei ancora come Dio ti ha creato, le apparenze non possono sostituire la verità, la salute non può essere sostituita da una malattia, la morte non può soppiantare la vita o la paura l'amore.

Niente di tutto questo è accaduto se è che rimani come Dio ti ha creato. 

Non hai bisogno di nessun altro pensiero che questo per consentire che la redenzione possa arrivare, illuminare il mondo e liberarlo dal passato.

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Nessuno che riposa sul vero perdono può soffrire e un corpo malato dimostra che la mente non è ancora guarita. Parte 2.
Capitolo 27.
La guarigione del sogno II-Il timore a guarire. Audio  Pdf

7. Quanto giusti sono i miracoli! Perché danno a te e a tuo fratello lo stesso regalo di assoluta liberazione della colpevolezza. La tua guarigione evita il dolore a te e a lui e guarisce perché hai desiderato il suo bene. Questa è la legge alla quale il miracolo obbedisce: la guarigione non vede differenze in assoluto. Non viene dalla compassione ma dall'amore. E l'amore vuole dimostrare che ogni sofferenza non è che una banale immaginazione, un assurdo desiderio senza nessuna conseguenza. La tua salute è uno dei risultati del tuo desiderio di non vedere tuo fratello con le mani macchiate di sangue, né di vedere colpevolezza nel suo cuore sofferente dalle prove del peccato. E ciò che desideri ti è concesso perché lo possa vedere.

Nessuno che riposa sul vero perdono può soffrire e un corpo malato dimostra che la mente non è ancora guarita. Parte 2.
8. Il “costo” della tua serenità è anche il suo Questo è il “prezzo” che lo Spirito Santo e il mondo interpretano di maniera differente. Il mondo percepisce come una affermazione del “fatto” che con la tua salvezza è sacrificata la sua. Lo Spirito Santo sa che la tua guarigione da testimonianza della sua e che non può trovarsi a parte di essa in assoluto. Mentre tuo fratello sarà disposto a soffrire tu non potrai guarire. Pero tu puoi dimostrare che la sua sofferenza non ha nessun proposito,  alcuna causa. Dimostragli che sei guarito e lui in questo modo non consentirà di soffrire per più tempo. Perché la sua innocenza rimarrà chiara di fronte ai suoi propri occhi e quelli tuoi. Il sorriso rimpiazzerà i vostri lamenti, perché il Figlio di Dio avrà ricordato che lui è il Figlio di Dio.
Nessuno che riposa sul vero perdono può soffrire e un corpo malato dimostra che la mente non è ancora guarita. Parte 2.
9. Chi ha paura di guarire Soltanto quelli per cui il sacrificio e il dolore di suo fratello rappresentano la sua propria serenità. La loro propria impotenza e la debolezza servono di base per giustificare il dolore di suo fratello. La costante spina di colpevolezza che suo fratello sperimenta serve per provare che lui è uno schiavo, però che loro sono liberi. Il costante dolore che soffrono è la prova che loro sono liberi, perché possono mantenere prigioniero suo fratello. E desiderano la malattia per evitare che la bilancia del sacrificio possa inclinarsi in favore di quello. Come si potrebbe convincere lo Spirito Santo perché si fermi un momento, o anche meno, a ragionare con argomenti simili in favore della malattia? Ed è necessario ritardare la tua guarigione, perché ti possa fermare ad ascoltare la demenza?
Nessuno che riposa sul vero perdono può soffrire e un corpo malato dimostra che la mente non è ancora guarita. Parte 2.
10. La tua funzione non è correggere La funzione di correggere corrisponde a Uno che conosce la giustizia, non la colpevolezza. Se assumi il ruolo di correttore non potrai portare alla fine la funzione di perdonare. Nessuno può perdonare fino a che impara che correggere è soltanto perdonare, mai accusare. Per conto tuo non potrai renderti conto che sono la stessa cosa e che pertanto non è a te a cui corrisponde di correggere. Identità e funzione sono una stessa cosa e attraverso la tua funzione conosci te stesso. In modo che se confondi la tua funzione con la funzione dell'Altro è perché sei confuso rispetto a te stesso e rispetto a chi sei. Cosa è la separazione se non che un desiderio di toglierle a Dio la Sua funzione e negare che sia Sua? Però se non è la Sua funzione non è neanche la tua, perché non puoi almeno che perdere quello di cui ti impadronisciUn corso di miracoli.

Grazie bellissimo essere per essere presente nella mia vita e per leggere i miei post. Pioggia di benedizioni e abbondanza. Ti amo. Tu sei me e io sono te. Namastè.GoogleTutti post del corso di miracoli.

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