Davvero. La perfezione non esiste, non ve l’hanno mai detto. Allora guardiamoci allo specchio e scopriamo come siamo fatti davvero. E osserviamo gli altri. Nessuno è perfetto, ma siamo bellissimi anche così. Avviciniamoci. Teniamoci stretti.
È il titolo della nuova campagna di sensibilizzazione lanciata da Pro Infirms, la più grande organizzazione svizzera nel campo delle disabilità. Il video virale è stato lanciato il 3 dicembre ed ha già ottenuto più di sette milioni e mezzo di visite su youtube. L’idea è stata quella di creare dei manichini ad immagine e somiglianza di cinque persone con disabilità fisiche: “riproduzioni in grandezza naturale di Jasmin Rechsteiner, Miss Handicap 2010, Alex Oberholzer, presentatore radiofonico e critico cinematografico, Urs Kolly, atleta, Nadja Schmid, blogger, ed Erwin Aljukic, attore.” I manichini sono stati esposti nelle vetrine di cinque negozi di moda della Bahnhofstrasse di Zurigo per tutto il periodo dell’Avvento. Il video, di Alain Gsponer, mostra prima la fase di preparazione e di creazione di questi manichini, e poi la reazione dei passanti che hanno visto gli inusuali manichini nelle vetrine. Le reazioni sono diverse, come diverse sono le percezioni che abbiamo di noi stessi, dei nostri corpi, e dei corpi degli altri.
Questa mania della perfezione e del ritocco fotografico, troppo spesso ci fa dimenticare che le persone vere sono imperfette, perché la perfezione non esiste se non nella nostra idealizzazione. E la paura di essere noi stessi, con i nostri difetti, ci fa sentire costantemente inadeguati – proprio perché imperfetti. Il paradosso è che la pubblicità ha capito questo meccanismo e lo usa per far girare l’economia: tanto più è forte questo stato di inadeguatezza, tanto più stiamo male, tanto più spendiamo dei soldi per cercare di avvicinare il più possibile noi stessi a questa idea di perfezione, o semplicemente spendiamo dei soldi per alleviare le nostre pene con improbabili panacee. Ma l’inadeguatezza proviene dal confronto, dal paragone tra una persona (reale, e per questo, imperfetta) con una persona (o un corpo) irreale ma perfetto.Inoltre, più ci sentiamo inadeguati e più difficoltà abbiamo nelle relazioni con gli altri – per la paura costante di essere giudicati e non essere all’altezza. Abbiamo paura dei nostri corpi e stiamo a distanza dagli altri. Anche per strada, sembra che sfiorarsi sul tram sia diventato quasi da maleducati.
Insomma, non sarebbe più semplice se ci insegnassero, fin da bambini, che abbiamo una sola vita e un solo corpo, quello che ci capita. Certo, si può sempre migliorare, ma nessuno è perfetto, e siamo belli così come siamo. Bellissimi e perfetti nella nostra imperfezione. Tutti. Quindi, abbasso le barriere, soprattutto quelle mentali. Essere se stessi ed essere fieri di esserlo è una delle più grandi conquiste che una persona può raggiungere nella propria vita.
Teniamoci stretti che c’è vento forte
che ci porta via
teniamoci stretti facciamoci stretti
abbracciamoci coi bracci
aggambiamoci con le gambe
addentiamoci
annodiamo i nostri capelli ai nostri capelli
incastriamoci le dita dei piedi
diamoci le mani
guardiamoci senza mai dimenticarci di guardarci
dentro gli occhi
c’è un vento così forte
che ci porta via… (Guido Catalano)
In basso un altro video, del 2011, sempre della Pro Infirms. Ah, se si potesse regalare un po’ di tenerezza, forse spenderemmo meno, ma vivremmo tutti più felici!