In occasione della tempesta finanziaria che sta attraversando le borse delle principali nazioni del Mondo, si è sentito parlare spesso di poteri forti. I riferimenti restano sempre indefiniti, vaghi, fornendo, tra l’altro, argomento per facili ironie pour cause al riguardo.
Arriva ora uno studio che aiuta a qualificare ed a comprenderne meglio la natura e, soprattutto, identica gli attori principali che vengono raccolti in tale definizione.
Un gruppo di economisti svizzeri ha pubblicato “The Network of Global Corporate Control” identificando la struttura ed il “network” di influenza di grandi imprese ed istituzioni finanziarie. La desk research ha individuato quali organizzazioni sono collegate ad altre organizzazioni e le relazioni tra la proprietà delle stesse.
Emerge un nocciolo duro costituito da 787 grandi corporation che controllano l’80% delle più importanti imprese del Mondo e al suo interno un gruppo ancora più ristretto che controlla il 40% delle più importanti multinazionali del pianeta.Per quanto riguarda direttamente la realtà del nostro Paese viene effettuata un’analisi specificatamente dedicata alla struttura del gruppo Benetton.
Di estrema rilevanza la presenza di banche ed istituzioni finanziarie, come illustrano il grafico e la tabella sottostante con ranking e peso percentuale delle prime 50 organizzazioni, tra le quali figura il nostrano Unicredito Italiano SPA.
Al di là delle inevitabili considerazioni socio-economiche sui risultati dello studio, che lascio ad altri, il lavoro svolto concretizza quali potrebbero essere i frutti del giornalismo d’indagine o “data journalism” che dir si voglia.