Posted 6 ottobre 2013 in Slider, Una settimana del mondo with 0 Comments
Anche questa domenica East Journal allarga i propri orizzonti, e lo fa grazie ai siti indipendenti del progetto Networld, uniti per raccontarvi ciò che succede nel mondo ogni settimana.
Stati Uniti
Come non cominciare dagli Stati Uniti e dallo shutdown che ha bloccato le spese federali (e gli stipendi di tanta gente) a seguito del mancato accordo tra repubblicani e democratici. Ce lo spiega Giacomo Bertollo su Cronache Internazionali in Lo shutdown americano: una mezzanotte amara.
Libia
Dalle colonne dello stesso giornale invitiamo poi a leggere l’articolo di Francesco Trupia, La difficile transizione democratica in Libia tra interessi petroliferi e nuove violazione dei Diritti Umani. Da quando è terminata la guerra, infatti, di Libia non si parla più ma la situazione nel paese nordafricano è tutt’altro che risolta.
Iran e Siria
L’Iran del presidente Rohani cerca intento il dialogo con gli Stati Uniti per uscire dall’isolamento internazionale e porre fine all’embrago. La politica estera iraniana si trova a un possibile punto di svolta come ci racconta Stefano Lupo sull’ottimo BloGlobal in Le nuove sfide della politica estera iraniana. Intanto si cerca una soluzione alla crisi siriana e un prossimo incontro tra le diplomazie russa e americana si profila all’orizzonte, come spiega Maria Serra in Siria: verso Ginevra 2, ma con incognite
Israele, Palestina e Yemen
Israele continua ossessivamente a puntare il dito contro l’Iran, una tattica - come leggiamo su ArabPress- per non affrontare la questione palestinese. Sono però ormai passati vent’anni dagli accordi di Oslo che portarono al reciproco riconoscimento tra stato israeliano e Olp. Da allora il processo di pace resta incompiuto, come ci dice Matteo Viola in L’eterno negoziato pubblicato su L’Antidiplomatico. Sullo stesso giornale Simone Massi ci porta in Yemen, dove nasce il terrorismo islamico.
Vietnam e Malesia
Asiablog ci porta invece indietro nel tempo: la morte del generale Giap, braccio destro di Ho Chi Minh, scomparso all’età di 102 anni, è l’occasione per ripercorrere la lunga guerra del Vietnam. Allo stesso modo Terresottovento parla della morte di Chin Peng, capo del partito comunista malese, ripercorrendo così una pagina poco nota del Novecento.
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